Aleksandar Stankovic: "Filip? Giocare insieme sarebbe un sogno. Ci incoraggiamo prima di ogni partita"

Aleksandar Stankovic: "Filip? Giocare insieme sarebbe un sogno. Ci incoraggiamo prima di ogni partita"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 16:32News
di Marta Bonfiglio

Aleksandar Stankovic, arrivato dalle giovanili dell'Inter nell'estate del 2024, il mediano figlio d'arte e classe 2005 si sta facendo notare in prestito al Lucerna. Dal 19 ottobre ad oggi non ha perso un minuto ed è diventato un perno fisso della squadra elvetica, come raccontato ai microfoni di blue Sport.

Lei è un giocatore tecnicamente abile. Ora che gioca in un campionato molto fisico, ha la possibilità di migliorare alcuni aspetti del suo gioco?

"Mi piace molto avere la palla tra i piedi e controllare il gioco, ovviamente con l'aiuto dei miei compagni di squadra, che mi rendono tutto più facile. A livello fisico, si migliora di giorno in giorno, ci si abitua al contatto fisico e poi le cose si risolvono davvero in partita".

E' arrivato a Lucerna da Milano, come hai vissuto i primi mesi all'estero?

"Sono stato accolto a braccia aperte fin dal primo giorno. Sia dai miei compagni di squadra che dall'allenatore, dalla squadra e dal presidente. Tutti coloro che lavorano nel club mi hanno fatto sentire a casa fin dal primo giorno. Mi hanno fatto sentire davvero il benvenuto e dopo poche settimane ero già in confidenza con loro, mi sentivo praticamente a casa".

Qual è la cosa che le è piaciuta di più di questa esperienza fuori dall'Italia?

"Conoscere queste persone fantastiche. Sono molto felice di condividere con loro il campo, lo spogliatoio e parte della mia vita quotidiana. Ho conosciuto persone fantastiche dentro e fuori dal campo, sono molto contento. Poi Lucerna è davvero bella, anche i dintorni sono molto belli. Mi piace anche la città perché vive per il calcio. La gente ti fa sentire uno di loro, e questo è molto importante per me".

Cosa l'ha sorpresa del suo nuovo ambiente in Svizzera?

"Niente in particolare. Forse i tifosi, perché quando vieni dal campionato Primavera e giochi nelle giovanili non ce ne sono. Vivere questi tifosi sia in casa che in trasferta è qualcosa di molto speciale, come se fossero il dodicesimo uomo in campo".

Ora che si è guadagnato un posto fisso nella sua nuova squadra, qual è il suo obiettivo per questa stagione?

"Il mio obiettivo, come dico sempre, è dare il massimo ogni giorno e migliorare in ogni aspetto del mio gioco. Voglio continuare a giocare e dare il meglio per la squadra".

E per il futuro?

"Non faccio mai progetti per il futuro, penso solo al presente, a migliorare costantemente e ad avere una mentalità vincente fino alla fine della stagione. Poi solo Dio conosce il futuro".

Lei si è guadagnato un posto nella squadra del Lucerna, mentre suo fratello Filip ha fatto la stessa esperienza in Serie A con il Venezia. Qual è il vostro segreto?

"Non c'è nessun segreto (ride). È solo la passione e l'amore per il calcio. Sono molto contento per mio fratello, sta facendo molto bene, sta facendo grandi prestazioni in Serie A, dobbiamo continuare così".

Lui è un portiere e tu un esterno, vi scambiate i consigli?

"No, come portiere può dare solo pochi consigli, così come io posso darne pochi a lui. Ma ci parliamo, ci incoraggiamo a vicenda prima di ogni partita. È bello avere un fratello che gioca a calcio. E un giorno, chissà? Giocare insieme sarebbe un sogno".