La maledizione di Arnautovic: salva Inzaghi e si infortuna, parabola di un eroe a metà in 50 minuti

Nel momento del bisogno ha tolto le castagne dal fuoco. Poi il destino gli ha voltato le spalle ancora una volta. Marko Arnautovic è l'uomo che non ti aspetti quando conta, eroe a metà costretto sempre a lottare contro demoni e sfortuna. L'austriaco ha recitato il ruolo di protagonista in una partita che pesava come un macigno. Inter-Fiorentina doveva essere la svolta per accorciare sul Napoli e la firma in calce è tutta sua.

Il match dell'ex Bologna, cominciato entrando in campo dopo 28 minuti al posto di Marcus Thuram, è tutto cuore e polmoni. Nel primo tempo impegna De Gea in diagonale muovendosi per tutto il fronte d'attacco. Preludio di quello che sarebbe accaduto nella ripresa dopo un primo tempo da carboni ardenti.

La ripresa continua sull'onda lunga della prima frazione, con i nerazzurri chiamati a fare la partita schiacciando la Fiorentina nella sua area di rigore. Ed è qui che Arnautovic raccogliendo il cross di Carlos Augusto picchia di testa il pallone del 2-1. Un gol sotto la Nord celebrato quasi senza esultare, guardando in faccia chi da sempre (o quasi) gli ha puntato il dito contro. Il destino ancora una volta non ha voluto che si ritagliasse piena gloria e l'uscita dal campo per infortunio al 78' rappresenta quasi interamente la sua carriera. Simone Inzaghi lo ha elogiato nel post partita ai microfoni di Inter TV: "È stato bravissimo, sono molto contento per la squadra e per lui. Giusto spendere due parole per lui, lavora sempre tanto e sono contento che si sia preso questa soddisfazione". Segno di gratitudine per un ragazzo che naviga sempre tra ombre e luci.