Le pagelle di Inter-Fiorentina: Arnautovic da redemption day, Acerbi ritorna da re leone. Lautaro sputafuoco
INTER a cura di Yvonne Alessandro
Sommer 6 - Completamente spiazzato dalla mina di Mandragora, per il resto amministra la situazione con posizionamenti utili e sicuri.
Pavard 7 - Un gladiatore ritrovato, due spanne sopra Bisseck al momento.
Acerbi 7 - Settantanove giorni dopo sposta Beltran con una nonchalance olimpica, ruggisce su Kean e lo mortifica. Come un re leone.
Bastoni 6,5 - Spettro di manovra decisamente più avanzato e moltitudine di traversoni che spiovono pericolosamente nell’area viola. Dal 63’ Zalewski 6 - Ritrova San Siro dopo quella serata da favola nel derby. Costretto ad abbattere Dodo’ lanciato sulla fascia, strada facendo si rialza da duro. Da gustare la rasoiata diagonale contro De Gea.
Darmian 5,5 - Il movimento sarebbe anche congruo e la deviazione di testa di Gosens ravvicinata, eppure il VAR lo punisce con calcio di rigore per tocco di mano. Si affaccia in avanti per accompagnare gli assalti, ma senza incidere nella manovra.
Barella 6,5 - Deve rinunciare al gol da cineteca per questione di centimetri. La cosa sorprendente è la quantità di palloni che ripulisce, da lavatrice impazzita. Spende intelligentemente un giallo per fermare Kean.
Calhanoglu 6,5 - Altro che fattura scadente, stavolta si redime da due errori commessi nelle gare precedenti. Anche se l'ammonizione lo penalizza un po'. Ma al rientro per la ripresa resta negli spogliatoi: un’altra ricaduta? Dal 46’ Zielinski 6,5 - Un banco di prova ricoprire quella piazzola di campo contro una Fiorentina imprevedibile. Ma legge tempo e spazio alla perfezione e certi tocchi lì in mezzo fanno riassaporare i tempi magici di Napoli.
Mkhitaryan 6 - Nervi a fior di pelle e senza motivazione, graziato per quella manata su Mandragora. Nella ripresa si ricompone, ma non è il solito maestro armeno. Dal 63’ Frattesi 6 - Pronti, via e un pallone recuperato con un cross tagliente. Poi evapora a lungo andare.
Carlos Augusto 6,5 - Sbatte sul palo in coordinazione con il suo mancino, finché sorprende il bastione della Fiorentina con un traversone improvviso a pescare Arnautovic.
Thuram 6 - Metà primo tempo di corsa, ma qualcosa non va e Inzaghi lo tira fuori. Guai (fisici) in vista? Dal 28’ Arnautovic 7,5 - Entra a freddo e senza preavviso, ma con una verve mai vista prima d’ora. Il terzo tempo per la spizzata di testa vincente si tramuta in gol del sorpasso: forse redemption day per lui? E il primo sigillo stagionale resta impresso. Abbandona il campo con un cenno di smorfia. Dal 77’ Taremi 6 - Impalpabile, rimane un rebus da risolvere.
Lautaro 7 - Non sarà del tutto suo il gol ingannevole nel duello con Pongracic, ma la rabbia che impiega nell’esultare esprime tutta la sua rinascita. Quello che risalta maggiormente però è la partita totale che mette a referto, tra duelli vinti, abnegazione e fughe palla al piede. Sputafuoco.
Simone Inzaghi 7 - Una sudata da tour de force, abbastanza iconica l’esultanza finale al triplice fischio. Vittoria per 2-1 di capitale importanza sulla Fiorentina e accorcio a -1 sul Napoli completato. Con drammi e fantasmi scacciati via.
FIORENTINA a cura di Bruno Cadelli
De Gea 6 - Si scalda sulla botta di Calhanoglu e viene graziato da due legni. Non può nulla sull’autogol di Pongracic e nemmeno sul raddoppio di Arnautovic. Gran riflesso su Zalewski e Carlos Augusto.
Moreno 6 - Esordio a San Siro contro l’Inter campione d’Italia. Gioca senza paura e non sbaglia quasi nulla. Test superato. Dal 66’ Fagioli 6,5 - L’ex Juve gioca con classe e disinvoltura. Non sbaglia un pallone e l’unico errore forse è di Palladino nell’averlo fatto entrare in ritardo.
Pongracic 5 - Soffre subito i movimenti di Lautaro Martinez ed è sfortunato nell’ultima deviazione che beffa De Gea. Serata complicata soprattutto nella prima frazione.
Ranieri 5,5 - Regge la baracca nel primo tempo, poi Arnautovic sbuca come un fantasma e lo brucia per il 2-1. Errore grave in coabitazione con Mandragora ma la grande responsabilità è sua.
Gosens 6 - L’ex di serata mette lo zampino. Suo il colpo di testa che genera il rigore della viola per braccio di Darmian.
Mandragora 6,5 - Si presenta dal dischetto sotto una cascata di fischi e pareggia con il ghiaccio nelle vene. Mette anche una pezza su diverse galoppate pericolose dell’Inter. Dal 80’ Gudmundsson s.v.
Richardson 6 - Ci prova da fuori e solletica Sommer, per il resto copre ogni linea di passaggio. Il ragazzo si farà e per crescere deve passare anche dalla Scala del calcio. Dal 60’ Cataldi 5,5 - Prova a mettere ordine in una mezz’ora incolore.
Dodò 6 - Al Franchi ha fatto il bello e il cattivo tempo, oggi appare più compassato, almeno nel primo tempo. Meglio nella ripresa ingaggiando un bel duello con Zalewski.
Beltran 5 - Nel primo tempo gioca a schermo su Calhanoglu. Non riesce mai a fare da raccordo tra centrocampo e attacco e sbaglia anche qualche pallone di troppo. Dal 66’ Zaniolo 6 - Comincia trotterellando coperto dai fischi, poi prova ad accendersi con alterne fortune.
Parisi 6 - Motorino inesauribile fino a quando ha benzina. Gestisce bene palla e raddoppia sull’esterno aiutando Gosens. Dal 60’ Folorunsho 5,5 - Prova a mettere più fisicità ma l’effetto non è quello sperato.
Kean 5 - A Firenze un pistolero, a Milano polveri bagnate. Patisce la marcatura di Acerbi, fatica a vedere palla e sbaglia una potenziale buona occasione di testa.
Raffaele Palladino 5,5 Ingabbia l’Inter ma non del tutto. La Viola gioca con ordine ma non è precisa come a Firenze. Viene tradito da qualche marcatura distratta e dai cambi un po’ tardivi.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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