ESCLUSIVA - Orsi: "Lukaku? Inzaghi non è stupido: cambierà tattica per lui"
Giorni di calma, forse apparente, per il mercato dell'Inter. Dopo le prime, scoppiettanti settimane, i nerazzurri hanno iniziato il ritiro estivo e si attende di capire se il tanto chiacchierato trasferimento di Skriniar al Psg si possa concretizzare o meno.
Cosa aspettarsi dunque dalle prossime settimane, da parte di Marotta e Ausilio? Ne abbiamo parlato con Fernando Orsi, ex vice tecnico alla Benenamata quando in panchina siedeva Roberto Mancini.
Come giudica fin qui il mercato delle big italiane?
"Si sono mosse bene sia l'Inter che la Juventus. I bianconeri hanno avuto solo la sfortuna dell'infortunio di Pogba. L'Inter soprattutto ha piazzato molti colpi, da Lukaku a Mkhitaryan, da Asllani a Bellanova. Tutti giocatori che vanno a rinforzare e infoltire un organico già importante".
Cos'altro si aspetta dai nerazzurri?
"Bisogna vedere se sarà necessario fare delle cessioni eccellenti, ma mi sembra che l'Inter rispetto all'anno scorso si sia rafforzata. Ha preso un centravanti che ti può garantire 25 gol, che sono quelli che sono mancati l'anno scorso per far vincere lo scudetto ai nerazzurri".
Più che Dybala, l'Inter potrebbe rimpiangere di non aver potuto bloccare Bremer, qualora partisse Skriniar?
"Certo che se partisse lui andrebbe messa una toppa non facile. D'altronde l'Inter ha lasciato 'a bagno' sia lui che l'argentino per un po', alla fine i giocatori prendono delle decisioni. La società ha detto che prima di acquistare serviva vendere, dunque i giocatori non possono aspettare all'infinito. Anche se...".
Anche se?
"Non lo so se Bremer sia un giocatore di quelli risolutivi e importanti. Sicuramente è forte, ma poi bisogna vederlo all'opera".
Ce ne sono anche altri da andare a prendere, insomma.
"Non mancano di certo in giro per il mondo. Il Napoli è andato a prendere un coreano. Bisogna conoscerli e andare a prenderli, oggi il Tottenham per esempio conta su Son che è fortissimo, coreano pure lui".
Lukaku che impatto avrà?
"Ha voluto a tutti i costi tornare a Milano, ha voluto assolutamente l'Inter. Questo conterà molto".
Trova un allenatore diverso rispetto all'esperienza precedente.
"Sì, ma poi quando un centravanti fa gol... non è facile da trovare. Poi ha un modo di giocare per il quale se gli dai campo diventa devastante, dunque bisogna vedere come lo userà Inzaghi".
Secondo lei, come lo userà?
"Simone non è uno stupido, in base alle caratteristiche dei giocatori che ha modifica le situazioni tattiche. Metterà sicuramente Lukaku e Lautaro nelle condizioni giuste per rendere al meglio".
Il doppio portiere è un vantaggio o un rischio?
"Quando ero io all'Inter, vivemmo la stessa situazione con l'arrivo di Julio Cesar dietro a Toldo. Piano piano lo inserimmo nonostante Toldo partisse titolare. L'inserimento graduale ci può stare secondo me. Ci potrà essere anche un'alternanza, ma io preferisco che ci sia una scelta chiara, con Handanovic titolare e Andrè che si ritaglierà sempre più spazio".
Come si fa capire ad un portiere da tanti anni in un club, Toldo nel vostro caso ed oggi Handanovic, che ci potrà essere una successione graduale di questo tipo?
"A questi livelli i giocatori hanno una intelligenza tale che le capiscono da soli. Handa è stato il numero uno per una parte di storia importante, alla sua età sa benissimo che prima o poi dovrà farsi da parte. Toldo lo capì benissimo, e parliamo anche di due giocatori con grande attaccamento alla maglia".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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