Viviani (ex scout Udinese) su Zielinski: "Marotta, che affare. Sottovalutato per una ragione"

Il bellissimo gol realizzato da Zielinski domenica scorsa contro il Monza ha certificato una volta di più, qualora ce ne fosse il bisogno, che la qualità del centrocampista polacco è ancora lì intatta, pur in una stagione sottotono. L'Inter non vede l'ora di abbracciarlo ed aumentare ancor di più il tasso tecnico del già fortissimo centrocampo a disposizione.

In esclusiva per la redazione de L'Interista è intervenuto Fabio Viviani, che Zielinski lo ha scoperto ben presto fra i giovani che andava ad osservare ai tempi dell'Udinese nelle giovanili friulane (Viviani lavorava nello staff della prima squadra), per parlarci di lui e del prossimo trasferimento a Milano. Attualmente il tecnico allena l'Hatta Club, negli Emirati Arabi.

Come scoprì il suo talento?

"È consuetudine per me, quando alleno una prima squadra, andare a vedere la squadra riserve o la Primavera quando mi è possibile. La prima volta che andai a vedere la Primavera dell'Udinese c'era questo ragazzo che non conoscevo. Andò a battere un calcio d'angolo a sinistra e calciò di destro". 

Sì, lui è un destro.

"Infatti. Peccato che poi dopo 5 minuti andò a batterne uno a destra e calciò di sinistro. E non solo i corner: arrivò una punizione dal limite che calciò con un piede e dopo poco usò l'altro per una seconda punizione".

Quanto la colpì?

"Raramente mi era capitato di vedere una cosa così nei ragazzi di quella età, oltre che per le letture della partita, di un'altra categoria rispetto a tutti i compagni. Da lì a una settimana cominciò a venire ad allenarsi con noi. E mi rimarrà sempre impressa la prima partita che fece in Serie A".

Con il Cagliari.

"Sì, giocò in attacco in coppia con Muriel. Fu una gioia per gli occhi vederli giocare insieme".

Domenica ha fatto un gol bellissimo: l'Inter ha fatto un affare che si può sottovalutare?

"Per me l'Inter ha fatto sicuramente un affare. Marotta come sempre si è mosso con i tempi e con i modi giusti". 

In un centrocampo come quello dell'Inter, già molto forte, si esalterà?

"È un giocatore che in una rosa forte non farà altro che innalzare la qualità che già Inzaghi ha a disposizione. Negli ultimi anni l'Inter sta facendolo bene in tutte le competizioni nelle quali è impegnata ed un giocatore come Piotr sicuramente servirà tanto".

In quale ruolo?

"Per dare un cambio a Mkhitaryan garantendo la stessa qualità. Penso che sia perfetto come acquisto da parte dell'Inter".

Dunque a Milano può fare quello step che in tanti hanno detto che non ha mai fatto in carriera?

"Mah, per me Piotr non deve fare un ulteriore step. Già la stagione scorsa ed in quelle precedenti ha trovato una certa continuità. Ovvio che poterlo usare nello stesso ruolo sarebbe una garanzia anche per lui, per avere maggiore conoscenza. Ma è un giocatore di estrema qualità, sempre a disposizione della squadra. In un aspetto in particolare".

Quale?

"In ogni momento tutto quello che fa, lo fa senza pensare alla giocata individuale, ma andando diretto su quella che è la soluzione migliore per il bene della squadra. Questo per uno della sua qualità è una dote straordinaria che pochi altri hanno, ed è questo che fa pensare a questa cosa che mi chiede".

In che senso?

"Perché altri magari sono più individualisti di lui. Il fatto di non esserlo lo ha fatto sottovalutare e sottostimare da tanti, averlo in rosa sarebbe un vantaggio per tutti".