La volata finale e c’è chi deve tenersi stretta l’Inter. Inzaghi, il rinnovo e le sirene

Si riparte. Nelle prossime ore l’Inter accoglierà anche gli ultimi superstiti della sosta per le nazionali e partirà la marcia verso la grande volata finale. L’obiettivo dei nerazzurri, che giocano tantissimo, è farlo ancora di più. Se il ciclo di Inzaghi non finirà, buona parte della squadra è attesa da una piccola grande rivoluzione che avrà l’obiettivo di abbassare l’età media.

In questo rush di fine stagione, c’è chi deve tenersi stretta la maglia nerazzurra. Con Lautaro inizialmente ai box e Thuram che dovrà gestire il problema alla caviglia che l’ha frenato negli ultimi tempi, da Mehdi Taremi ci si aspetta francamente qualcosa in più. Anche molto, rispetto al troppo poco visto finora, l’iraniano ha un altro anno di contratto, ma le valutazioni non possono prescindere da un ingaggio comunque altino e da un rendimento viceversa bassino.

Non è l’unico. Dovrà dare una mano anche Arnautovic, che l’ha fatto più di Taremi di recente e in verità - come Correa - difficilmente può coltivare speranze di permanenza. A centrocampo non pare averne troppo interesse Frattesi, quasi un corpo estraneo dopo il mal di pancia registrato nel mercato invernale: è un peccato, ma può essere un fattore in queste ultime giornate. In difesa, ci sono Acerbi e De Vrij: difficile pensare che Inzaghi non li voglia con sé nel mondiale per club. Vivono però situazioni diverse ma parallele e pensarli entrambi ad Appiano - specie l’italiano, oggettivamente - nella prossima stagione è abbastanza complicato. 

Quanto a Inzaghi, il rinnovo è una formalità assicura Marotta. Probabilmente vero, ma se n’è scritto anche di recente: una trattativa è da portare avanti e Inzaghi ha decisamente più potere contrattuale da poter spendere, anche rispetto al passato. Le sirene dalla Premier, sebbene imprecisate e per ora non troppo concrete, si sentono. A oggi, è inimmaginabile l’Inter senza il miglior allenatore italiano.