Manicone: "Inter da 10. Mercato? Un colpo per reparto in vista del Mondiale per Club"
Cresciuto calcisticamente all'Inter ed avendoci militato in tre stagioni della propria carriera (dal '92 al '94 e nella stagione '95/96), Antonio Manicone, oggi vice allenatore della Nazionale iraniana, è intervenuto in esclusiva per la redazione de L'Interista, per parlare della Beneamata e di alcuni temi caldi legati alla squadra di Inzaghi.
Che voto darebbe alla stagione dell'Inter, se dovesse arrivare la seconda stella?
"Voto alla stagione fino ad ora è 9, se vince lo Scudetto diventa 10. Sarebbe la perfezione, con la seconda stella, difficile non dare il massimo dei voti per come sta gestendo la stagione".
Inzaghi è l'uomo dal quale partire per costruire il futuro come già sta facendo, anche per alzare l'asticella in Europa?
"Ha detto bene lei. Questo iter è già partito: l'anno scorso c'è stato il picco della finale di Champions League, oltre ai trofei vinti, quest'anno arriva la seconda stella, con un campionato stravinto. Inzaghi è l'uomo giusto. Un vincente, lo ha dimostrato da quando ha iniziato con le giovanili della Lazio. Poi fra i grandi ha vinto tanto, dimostrando quello che sa fare sia nella Capitale che a Milano. Spero rimanga per tanti anni, con lui si potranno raggiungere grandi risultati".
Su chi punterebbe in vista del mercato estivo?
"L'Inter deve prendere giocatori in ogni settore, tenendo conto che la prossima sarà una stagione molto lunga che culminerà con il Mondiale per Club, dove l'Inter punterà ad essere protagonista assoluta. Serviranno giocatori di qualità che possano garantire una interscambiabilità sia all'interno delle partite, che della stagione. A parte Lautaro, sarebbe un bello step poter sapere di non avere titolari in senso assoluto, ma tanti giocatori sullo stesso livello".
Lautaro è il simbolo di questa stagione. Lo ha visto trascinatore anche in Europa in tanti modi, nonostante quel rigore sbagliato con l'Atletico? Si parla anche di lavoro per la squadra, spazi creati, assist sfruttati o meno...
"Lautaro è un giocatore molto importante per questa Inter, la sua forza la conosciamo e non si basa su una partita. La persona fondamentale per questa squadra però è Inzaghi. Chissà come mai, se andiamo a vedere, gli attaccanti con lui si esaltano sempre. A partire da Immobile, che arrivava da una esperienza all'estero dove non aveva fatto benissimo e con lui ha fatto il salto di qualità. Il Toro ha grande qualità, ma allenato da un ex attaccante come lui ne beneficia. Simone sa come gestirli, dal punto di vista delle motivazioni, dei particolari, dei momenti negativi. Li ha vissuti e sa come comportarsi nella maniera migliore con loro".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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