Inzaghi? Non andrà via, ma dovrà fare un duro lavoro. Abbiate fede
L'allenatore di Piacenza, classe 1976, contratto ancora lungo, non ha la minima intenzione di lasciare Milano, nonostante i tentativi di furto giunti dalla Premier League, non da un solo club, ma da diversi top club che volevano l'attuale tecnico nerazzurro. Non c'è mai stata titubanza, Inzaghi vuole l'Inter, l'Inter vuole Inzaghi. Matrimonio perfetto.
Il contratto c'è fino al 2026 e c'è chi parla di prolungamento in vista, anche se ci sarà da attendere perchè l'allenatore di Piacenza potrebbe anche decidere al termine del suo attuale contratto di provare nuove stimoli o magari di legarsi a vita al club del Presidente Marotta. Inzaghi ha portato la squadra a vincere e a farsi rispettare non solo in Italia, ma anche in Europa. Finale di Champions, seconda stella, un gioco davvero unico, grazie a lui che ha saputo tirar fuori il meglio da ogni singolo giocatore, ma grazie anche a loro che sono stati capaci di assimilare gli schemi non semplicissimi del mister. Un gruppo perfetto.
Cosa succederà nei prossimi anni o meglio nel futuro a partire dal 2025? Sarà difficile, molto difficile, per proprietà, società e allenatore. Alcuni giocatori a cui il mister è molto legato, ma non solo Inzaghi anche squadra e tifosi, dovranno farsi da parte, non per questioni economiche ma purtroppo per questioni anagrafiche e sostituirli non sarà assolutamente facile. Oaktree è stata molto schietta sulla propria linea di acquisto: giovani, giovani, giovani, giovani. Non solo quello, devono avere anche non un costo elevatissimo. Inzaghi ha sposato questa filosofia, ma sia lui sia la proprietà sanno che per giovani si parla di ragazzi che comunque esperienza in Europa o un tot di partite in campionati di livello ce l'abbiano, perchè solo con 19enni, come si sente o silegge negli ultimi tempi, è poi difficile tenere il logo Inter sull'Olimpo.
In tanti parlano di giovani, ma ci sono giovani e giovani, ovvero quei giovani se non giovanissimi già affermati dal costo improponibile e quei giovani bravi, futuribili ma che al momento il mister non farebbe giocare. Mi chiedete il perchè? Vi rispondo con una domanda: partita importante di campionato o di cartello in Campions League, uno dei nostri attaccanti ha la febbre. Fareste giocare il 25enne con esperienza internazionale o la promessa di 18 anni proveniente da una squadra meno blasonata e alle prime esperienze internazionali?
Sarà un lavoro difficile. Fidiamoci di Inzaghi.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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