Snobbare la Supercoppa? Non è da Inzaghi e fa bene. A gennaio poco mercato, a giugno cambia tutto
Seguiranno aggiornamenti ma chi vorrebbe l’Inter - a partire dalla formazione - impegnarsi il minimo in Supercoppa contro l’Atalanta per “liberarsi” dell’impiccio della finale in un calendario congestionato rimarrà deluso. Non è da Simone Inzaghi, che alla competizione ha già dimostrare in passato di tenere e ci aspettiamo schiererà i migliori per provare a vincerla. In tutta onestà, fa bene per due ragioni: anzitutto una mentalità vincente, quella che ha costruito in questi anni, non accetta questo tipo di ragionamenti.
Chi vuole trionfare non concepisce di giocare per perdere. Detta la ragione principale, in seconda battuta c’è che non cambierebbe poi tanto: un paio di giorni in più in Italia non cambia la vita, nemmeno in una stagione così ingolfata.
Supercoppa a parte, guardando al 2025, inizierà a breve il mercato invernale. A gennaio l’Inter potrebbe rimanere sostanzialmente ferma: l’unico possibile partente, salve le ovvie sorprese, sarebbe Arnautovic. Più probabile che rimanga, allo stato attuale. A lungo raggio, l’anno che arriva cambierà l’Inter, nel segno di Oaktree. Sarà tutto un po’ diverso: 20-25 milioni di euro di investimento per un ragazzo futuribile saranno preferiti al 33enne a parametro zero. Nel mezzo, certo, vi sono le alternative, ma non è un caso che al momento l’Inter non sia in pole per alcuni nomi appetibili come Tah o David. Anche le offerte in entrata saranno gestite diversamente: non c’è necessità di cedere nessuno, ma a certe cifre può partire (più o meno) chiunque.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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