La Serie A si ferma, la Procura no: attesi Calabria, Barella e Inzaghi per il caso ultras

La Serie A si ferma, la Procura no: attesi Calabria, Barella e Inzaghi per il caso ultrasTUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 7 ottobre 2024, 00:45I fatti del giorno
di Alessandra Stefanelli

La Serie A si ferma per la pausa delle nazionali, ma l'indagine della Procura di Milano sulle curve di Inter e Milan continua e potrebbe intensificarsi nei prossimi giorni. L'inchiesta riguarda i contatti tra alcuni tesserati dei due club e i capi delle curve milanesi, Marco Ferdico e Luca Lucci, arrestati per reati legati alla gestione del Meazza e ad altre attività.

Secondo il Corriere della Sera, la maggior parte degli ultras arrestati non ha collaborato nei primi interrogatori. Ora, gli inquirenti sono pronti a convocare persone informate sui fatti, tra cui Davide Calabria per il Milan, e Nicolò Barella, Hakan Calhanoglu, Simone Inzaghi e Javier Zanetti per l'Inter. Sebbene non rischino conseguenze sul piano della giustizia ordinaria, la loro situazione potrebbe cambiare a livello sportivo. Il procuratore Chiné ha già richiesto documenti e sta attendendo le loro dichiarazioni. Calabria ha incontrato Luca Lucci a Cologno Monzese, mentre Simone Inzaghi è stato contattato da Marco Ferdico per ottenere biglietti per la finale di Champions League a Istanbul, così come Javier Zanetti e l'ex difensore Marco Materazzi. Anche Barella, inizialmente non incluso tra le persone informate sui fatti, sarebbe stato coinvolto nella campagna per i biglietti. Calhanoglu, impegnato con la nazionale turca, è stato anch'egli citato per cene con Ferdico.

Nell'inchiesta emerge anche il nome di Milan Skriniar, ora al PSG. Lo slovacco avrebbe incontrato Ferdico e il suo collaboratore Mauro Nepi durante il periodo in cui esprimeva l'intenzione di non rinnovare con l'Inter. L'incontro si è poi svolto in un bar vicino allo stadio, senza la presenza del club. Il procuratore Chiné potrebbe applicare l'articolo 4 del codice sportivo, relativo alla slealtà, nel caso in cui non vengano riscontrate violazioni più gravi legate alla prevenzione della violenza (articolo 25). Questo comporterebbe una vasta gamma di sanzioni, tra cui la squalifica per i calciatori e per Inzaghi, e possibili inibizioni per dirigenti come Zanetti.