Steven Zhang deve chiarire quale sarà il futuro dell'Inter
La domanda è legittima, visti i tempi: ha senso parlare di acquisti in una sessione di calciomercato estiva in procinto di iniziare quando si parla dell'Inter? Le finanze nerazzurre sono scarse, Suning ha chiuso i rubinetti come da imposizioni del governo cinese e il prestito che ha cercato sinora Steven Zhang non è ancora arrivato. E anche quei duecento milioni di debito altro non andranno a fare se non coprire altri debiti che hanno delle scadenze imminenti. È innegabile: anche su queste pagine avete letto di indiscrezioni, notizie, offerte, interessamenti. Prima che scoppiasse la baraonda finanziaria che sta investendo il club campione d'Italia e che, sinceramente, non ci si aspettava fosse di tali proporzioni.
Dunque, con stipendi che non vogliono essere pagati e richieste di tagli sempre più stringenti (e fissi, non momentanei), come si può pensare di considerare nuovi acquisti se non a costi clamorosamente contenuti? Chi verrà in supporto delle casse dell'Inter e di Conte, dei suoi giocatori e dei dirigenti che, nonostante tutto, si prodigano per cercare di migliorare una rosa che per volere del tecnico non deve essere privata dei suoi titolarissimi? Quale futuro attende il Biscione? Forse la domanda sarebbe da porgere a qualcun altro che porta il nome di Steven Zhang: quali sono i veri progetti per l'Inter? La storia, il blasone, i dipendenti e i tifosi meritano una risposta quanto prima.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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