Quale posto nella storia per l'Inter di Inzaghi?

Quale posto nella storia per l'Inter di Inzaghi?TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 23:50Editoriale
di Daniele Najjar

Simone Inzaghi sì è guadagnato uno spazio rilevante nella storia dell'Inter e nel mondo del calcio. Fateci caso: al suo arrivo all'Inter era ancora il "fratello di", oggi invece spesso capita di sentir parlare di lui senza la specifica di quale dei due fratelli si stia parlando. A parte questo rilievo, alla data dell'1 aprile l'Inter è in lotta su tutti i fronti e si appresta a giocare un altro doppio derby che vale una finale.

Le forze (fisiche) sono quelle che sono e si è visto con l'Udinese, partita che rappresenta benissimo il momento dei nerazzurri. Che quando hanno la possibilità di sprigionare al massimo la loro energia lasciano l'avversario attonito come successo ai friulani, parsi impotenti per buona parte del primo tempo. Ma l'Inter non ha modo di concentrarsi interamente solo sull'avversario di turno, perché ha troppe cose per la testa. Il tutto con i tanti infortuni che stanno colpendo qua e là il gruppo. Succede dunque che Inzaghi cerchi di risparmiare qualcuno, facendone uscire altri a risultato acquisito, per poi ritrovarsi con i bianconeri di nuovo in partita. Ma come fare altrimenti?

Poco male, l'Inter sa che in questo frangente c'è poco da badare ai rilievi e tanto invece al sodo. Il piano di Inzaghi, di tenere tutti sulle corde per provare ad andare in fondo, va detto che sta funzionando e l'Inter non poteva davvero pensare di arrivare a questo punto della stagione messa in condizioni migliori.

A questo punto la platea resta con il fiato sospeso e si chiede: a fine anno quanti titoli vincerà l'Inter, se ne vincerà? Non resta che aspettare per saperlo.

Si parlava del posto nella storia guadagnato da Inzaghi e dalla sua creatura. Per capire quale sarà, se sopra o sotto altre Grandi Inter che si sono viste dal 1908 ad oggi, solo fra qualche mese o anno sarà possibile dirlo.

La vera differenza è che questa Inter non è davvero legata al risultato finale, non fino in fondo. Perché fa divertire per tutto il percorso e non solo se alla fine alza una coppa. Ed ha una serie di giocatori nei quali il tifoso si identifica e dai quali si sente rappresentato. È un'Inter molto interista quella che stiamo vedendo. Il merito della dirigenza è stato quello di proteggere i pilastri dello spogliatoio anche dalle cessioni eccellenti che ci sono state negli scorsi anni, quello di Inzaghi di formare e valorizzare un gruppo granitico. Che difficilmente verrà dimenticato e che ora ha la possibilità di divenire immortale.