Quando non puoi vincere meglio pareggiare. Ma Lautaro manca tremendamente
Non si può sempre vincere. Giustissimo. Non si può sempre fare la prestazione della vita. Siamo d'accordo anche su questo. Ma il pareggio di Marassi lascia parecchio l'amaro in bocca, quella sensazione spiacevole: con un pizzico in più l'Inter avrebbe potuto strappare una vittoria, la quindicesima in stagione, in un campo tutt'altro che semplice. La squadra di Inzaghi ha fatto fatica, è sembrata stanca e fuori forma, troppo ingolfata per essere vera: si è notato sin da subito, anche nei meccanismi più collaudati.
Quindi è mancato soltanto il fiato? Nì. Sono mancate sicuramente le idee a centrocampo, quelle imbucate diventate un marchio di fabbrica per un Calhanoglu a ritmi blandi e poco convincente. Ma soprattutto non si sono incastrate le maglie, Thuram senza Lautaro sembra un'anima in pena che gira per il campo senza meta. E a mancare è stato proprio il Toro, tra movimenti e pericolosità in area che hanno fatto le fortune nerazzurre in questa prima parte di stagione. Parla il campo, parlano i risultati.
E adesso? La classifica non è per niente male, ha perfettamente ragione Simone Inzaghi. La Juventus però ha la possibilità di accorciare le distanze, ancora una volta: questa seconda stella è lì, che brilla luminosa, ma per conquistarla servirà fare una mezza impresa. E tanta fatica.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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