"Nessun tesserato è indagato, si tratta di indagini preliminari": Inter, ripassiamo le basi
Nel pomeriggio di oggi la guardia di finanza ha acquisito documenti relativi ad alcune cessioni da parte dell'Inter ad altre società. I finanzieri si sono presentati nella sede nerazzurra ricevendo, come da comunicato della società, tutte le carte che stavano cercando. La Procura, nella sua nota alla stampa, ha fatto sapere che sta procedendo nelle indagini con l'ipotesi di reato di false comunicazioni sociali. Al momento, procede contro ignoti. A detta dell'Inter, però, pare che durante le indagini preliminari la Procura non possa iscrivere identità qualsiasi nel registro degli indagati. Questo, almeno, quanto si evince da un comunicato stampa a dir poco ambiguo.
La nota interista recita: "Nessun tesserato dell'Inter è indagato. Nessuna contestazione è stata formalizzata. Come recita il comunicato stesso della Procura, si tratta di indagini preliminari". Cosa vorrebbe significare? Che durante le indagini preliminari la Procura non possa indagare nessuno, tesserati inclusi? Viene difficile credere che in società non conoscano le basi delle procedure giudiziarie. Ma, nel dubbio, è giusto ricordare come funzionano.
Nel corso delle indagini preliminari la Procura è libera di iscrivere al registro degli indagati chiunque lei voglia. A volte è un atto dovuto, in altri casi è a tutela degli stessi indagati. Altre volte ancora invece è perché gli inquirenti pensano di poter raccogliere elementi sufficienti per andare a richiesta di rinvio a giudizio una volta concluse le indagini preliminari stesse. Altrimenti come può la Procura formalizzare la medesima richiesta o farne un'altra chiedendo l'archiviazione sulle cui domande dovrà pronunciarsi il giudice per l'udienza preliminare? Cosa dovrebbe fare il gup al termine delle indagini preliminari in caso non ci fossero indagati? Mandare a processo nessuno?
Il comunicato dell'Inter è ambiguo e grave. Non si può alludere al fatto che non vi siano indagati tra i tesserati in quanto sono in corso le indagini preliminari, considerato anche che un'ipotesi di reato c'è. Che al momento (e forse mai) non venga contestata all'Inter o a suoi rappresentanti è un dato certo (o un'eventualità possibile), ma il club lascia intendere che tale possibilità sia sostanzialmente da escludere. E non è così.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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