La vittoria contro lo Sheriff come una svolta: l'Inter dimostra di aver imparato dal passato

Sembra quasi impossibile, ma, dopo tre anni di delusioni, la Champions League sorride all'Inter. Simone Inzaghi ha forse finalmente trovato la quadra per la sua squadra che nelle ultime tre partite è apparsa più solida, più equilibrata e quasi imperforabile. Per onor di cronaca va evidenziato che lo Sheriff si sia mostrato essere poca cosa, ma è anche da sottolineare come l'Inter abbia, finalmente, fatto tesoro degli errori del passato. Non era semplice scardinare la linea difensiva della squadra moldava che si è da subito piazzata tutta dietro la linea della palla ed ha intasato gli spazi al centro, lasciando sbocchi solamente sulle corsie ai nerazzurri. La forza dell'Inter oggi è stata nella testa perché ha dimostrato di essere paziente, di saper gestire i momenti salienti dell'incontro e soprattutto di avere fiducia in se stessa.

La mano di Inzaghi si è vista sin dalla prima giornata contro il Genoa, ma piano piano tutti gli accorgimenti e i nuovi dettami tattici stanno cominciando a far parte della quotidianità dell'Inter e, di conseguenza, ad essere assimilati meglio e a fare la differenza. Un altro merito del tecnico è quello di essere riuscito tra Empoli, Udinese e Sheriff a ruotare la rosa, ottenendo il massimo da chi è stato impiegato. Più volte si è parlato di Vidal e Sanchez come due calciatori ormai sul punto di lasciare i nerazzurri oppure di Correa come un acquisto sbagliato per i costi che aveva avuto l'operazione, ma Inzaghi no. Ha sempre avuto fiducia sia nei due cileni che nel Tucu e adesso viene ripagato dal loro rendimento. Il gol del Nino non può essere banalizzato, ma va esaltato per come è arrivato ovvero dopo una rincorsa e un recupero palla caparbio in zona offensiva. Proprio prima del derby contro il Milan, vero e proprio spartiacque per il cammino in Serie A dei nerazzurri, arrivano i migliori segnali possibili. L'Inter ha dominato, ha segnato, ha chiuso la partita ed ha vinto.