Il mal di pancia di Lautaro e l'impossibilità di non cedere nessuno
Sono giorni molto difficili per chi segue l'Inter, sia dalla parte giornalistica che da quella dei tifosi. Perché, come per Milito che si presenta ai microfoni dopo la vittoria del Triplete del 2010, c'è qualcuno che pensa oltre. Giusto o sbagliato, l'Inter ha vinto uno Scudetto meritatissimo, anche se praticamente senza avversari. Atalanta ottima ma discontinua, Milan che probabilmente è già andato oltre le più rosee previsioni, il Napoli che ha dovuto fare a meno degli attaccanti, la Juventus che è arrivata a fine ciclo. Le avversarie possono arrivare a 81, ottimo livello, ma pur sempre inferiore anche all'Inter stessa dell'anno scorso.
Così invece di godersi la vittoria, l'Inter chiede di tagliare lo stipendio ai giocatori. Sarebbe coerente fosse solo a loro, un po' meno ai dipendenti che prendono cifre umane. Anche qui, giusto o sbagliato? Probabilmente la seconda, ma è il gioco delle parti. L'Inter era oramai venduta prima dell'arrivo della Superlega, che ha scompigliato come il Ciclone di Pieraccioniana memoria. "Quando arriva, arriva, e niente è più come prima". La Superlega potrebbe essere più perniciosa alla Juventus che all'Inter, ma questo è un altro discorso. Cosa farà Suning? Altra grande domanda che dovrebbe - al più presto possibile - una risposta.
Antonio Conte vince, un'altra volta. Suning può mettere sul mercato i pezzi pregiati senza dirglielo, non rinnovando loro il contratto. Perché è evidente che, al netto delle dichiarazioni, non prolungare a Bastoni o Lautaro (entrambi hanno accordo da mesi) che guadagnano meno di una riserva, significa qualcosa. Lautaro aveva già dato mandato ai suoi procuratori di trovargli una soluzione a gennaio (Beto Yaque al Real Madrid con la neve fuori dalla sede è una prova lampante), Tinti invece è contento della sistemazione del suo giocatore, ma dal primo luglio qualcosa cambiera. Cosa? Non è dato sapere, al momento.
Non va tutto bene nell'orizzonte Inter, se non sul campo. Perché fuori il rimbrotto di Antonio Conte è un altro grande segnale. Puoi prendertela con chi è stato uno dei migliori giocatori della stagione? Puoi cambiarlo per dargli una punizione oppure è meglio passarci sopra? Forse la seconda, a meno che non sia una decisione già pensata perché qualcosa non funziona più. Conte ha un credito infinito ed è giusto così, ma forse è meglio lasciare perdere e essere felici per uno Scudetto vinto con quattro giornate di anticipo, con la possibilità di eliminare la Juve dalla Champions per la prossima. Come dice Stellini, per Lautaro "domani è un altro giorno". Speriamo migliore.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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