Chi si accontenta gode. L'Inter strappa un punto alla Juventus, domenica c'è il Napoli

Non è mai facile fare un commento a caldo, soprattutto quando l'avversario sarebbe potuto andare a -5. Ma accontentarsi vuol dire anche un po' godere: per come si era messa la partita e per come stava andando avanti una gara tutt'altro che semplice è stato meglio strappare un punto ai rivali di sempre. L'1-1 contro la Juventus ha detto tantissime cose, in primis che la squadra è totalmente in grado di reagire quando c'è una difficoltà di questo genere: poche volte i nerazzurrri erano andati sotto in questo inizio di stagione, non era affatto semplice ribaltare l'inerzia su un campo tutt'altro che semplice (e in cui la sofferenza sembra essere la conditio sine qua non per uscirne indenni).

Attaccanti con la A maiuscola

Poi c'è Thuram, che continua a stupire tutti: non solo fa gol, ma questo attaccante qui ne fa segnare tantissimi a Lautaro. Ed è proprio all'argentino che volevo arrivare: sosta per le nazionali, gioca una partita complicata contro il Brasile, la vince, poi arriva e fa ancora gol. I numeri ora sono davvero impressionanti, 13 gol su 13 partite di giocate: gol paurosi, che quasi spaventano per media e capacità realizzative. Chissà a quanto riuscirà ad arrivare a fine stagione. 

Testa al Napoli

Terza cosa (non per ordine d'importanza), riguarda la gestione complessiva. La squadra ha provato pure a vincerla nel finale, ha spinto tanto ma non ha rischiato nulla. I gol incassati sono 7, un ruolino di marcia che fa ben sperare per il futuro e che evidenzia la crescita mentale di un gruppo che sarebbe potuto rimanere mentalmente a Istanbul: resta soltanto da affrontare il crash test Napoli con lo stesso spirito ed evitare eventuali passi falsi, limare cadute che potrebbero far male. Il primo atto Scudetto si chiude così: meglio accontentarsi, per godere bene c'è ancora un bel po' di tempo.