Contropagelle: Frattesi confuso, de Vrij calamita i palloni
Sommer: praticamente inoperoso per una settantina di minuti, si fa notare per due parate importanti. Puntuale. 7
Darmian: a Teo non puoi non voler bene. Decide la partita, corre su e giù per la fascia destra fino a farsi venire i crampi. Serietà. 7,5
de Vrij: preciso, puntuale, mai uno svolazzo di troppo. Calamita. 7
Bastoni: non sta benissimo, e si vede. Inzaghi non vuole sostituirlo e lui obbedisce stringendo i denti. Eroico. 7
Dumfries: fa più l’ala che l’esterno. Molla gli ormeggi alla distanza, poco incisivo. Lento. 6
Barella: l’uomo in più per tutte le stagioni. È letteralmente dappertutto, gli si possono perdonare i palloni sbagliati, che si contano sulle dita di una mano. Anima. 7
Asllani: sostituito per un cartellino apparso fin troppo fiscale, gioca facile e lancia Lautaro in occasione del gol partita. Cresciuto. 6,5
Zielinski: la nota dolente del pomeriggio in laguna. Non ne azzecca una, sembra un pesce fuor d’acqua, rallenta il gioco, corre male, spesso in ritardo. Insufficiente. 5
Carlos Augusto: non una delle sue interpretazioni migliori. Tanto fumo, poco arrosto. Balbettante. 6-
Taremi: cioè, tu vedi che ci mette la voglia. Poi fa errori assurdi. Aiuta la squadra, i compagni lo cercano. Lui gira al largo dall’area avversaria, inspiegabilmente. Rivedibile. 5,5
Lautaro: nove solo per la giocata dalla quale nasce il tap-in di Darmian. Poi tanta grinta, tanta voglia, tanti errori. Non tira mai indietro la gamba. Mai. Coraggioso. 6,5
dal 63° Thuram: rientro positivo. Tiene il pallone, fa uscire i compagni, offre un cioccolatino a Frattesi. Convalescente. 6,5
dal 63° Frattesi: cerca sempre l’imbucata ma difende poco e male, oltre ad avere sulla coscienza due gol clamorosamente falliti. Confuso. 5
dal 76° Pavard: toh, guarda chi si rivede. Nel bailamme finale non perde mai la testa. Ritrovarlo significa tanto. Tantissimo. Bentornato. 6,5
dal 76° Arnautovic: fa fatica a mantenere il possesso della palla. Entra per dare fiato alla squadra ma, probabilmente, non rompe il suo di fiato. Arrugginito. 5,5
dal 84° Dimarco: senza voto
Simone Inzaghi: l’Inter domina letteralmente il primo tempo, dove lui indovina praticamente tutte le mosse. Va un po’ in crisi nella ripresa, quando la panchina corta, i cartellini e lo stato fisico mettono in difficoltà i suoi. Beninteso, i tre punti sono strameritati e un gol di scarto è fin troppo poco, ma appare lento nel decidere e, a volte, poco leggibile nelle sostituzioni. Sincopato. 6,5
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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