Contropagelle: Barella profeta in patria, Sommer perfetto (o quasi)
Sommer: sbaglia pochissimo, inezie, pinzillacchere. Perfetto (o quasi). 7,5
Bisseck: continua a crescere, partita dopo partita. Sicuri sia ancora la riserva di lusso? Granatiere. 7
de Vrij: forse un piccolo errore di comprensione con Bisseck. Forse. Patto col diavolo. 7,5
Bastoni: ma di che stiamo parlando esattamente? Come lui ne nascono pochissimi. Generazionale. 7,5
Dumfries: spinge, rientra, aspetta, si propone. Completo. 7
Barella: tutto il repertorio. Lo fischiano, una tristezza infinita. Profeta in patria. 8
Calhanoglu: si accende a intermittenza ma quando lo fa son dolori (per gli altri). Generoso. 7
Mkhitaryan: sbaglia neanche poco ma lavora un numero di palloni infinito. È dappertutto. Maratoneta. 6,5
Dimarco: forse il meno in palla, anche se delizia con qualche giocata delle sue. Appannato. 6
Thuram: che stia bene lo sapevamo. Cagliari è l’ennesima dimostrazione di forza. Assoluto. 7
Lautaro: non è tanto per il gol, importantissimo. È per la caparbietà, il non arrendersi, l’esempio che dà ai compagni. Fondamentale. 7
dal 72° Zielinski: fa il suo senza infamia e senza lode. Sufficiente. 6
dal 72° Carlos Augusto: mantiene posizione e concentrazione. Attento. 6,5
dal 79° Asllani: senza voto
dal 79° Frattesi: senza voto
dal 79° Taremi: senza voto
Simone Inzaghi: la macchina funziona. La sua idea di sfiancare l’avversario di turno prima di colpire anche. Tutto è migliorabile nella vita e nel calcio, sia chiaro: ma l’Inter del secondo tempo assomiglia tanto a un’orchestra capace di sinfonie assolute. Geniale. 7,5
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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