Rialzarsi subito e superare l'Atalanta: doppio obiettivo per l'Inter, a Venezia c'è un solo risultato
Il motore è nuovo, l'impresa da realizzare non lo è. Rialzarsi di corsa e vincere, dimenticando subito la sesta sconfitta nell'ultimo anno e mezzo, arrivata con quella bruciante rimonta del Milan nella mezz'ora finale. Simone Inzaghi arriva alla sfida con sei assenti e cinque titolari ai box, ma non ha perso la sua squadra e la compattezza del suo gruppo: le assenze di Acerbi, Calhanoglu, Mkhitaryan e Thuram, sommate a quelle di Correa e del neo-titolare Bisseck, cambiano la pelle alla squadra e soprattutto al centrocampo.
Il cuore dell'Inter, che non schiererà tra i titolari il "secessionista" Frattesi, è tutto nuovo: Barella l'unico superstite, con Zielinski e Asllani al suo fianco. Il polacco sarà anche il rigorista, come contro la Juventus, e vivrà una grandissima chance dopo quel subentro tutt'altro che convincente in Supercoppa. Sia lui che Asllani avevano deluso e sono chiamati a una pronta riscossa, in un match che significa tantissimo. Vincendo, l'Inter supererebbe l'Atalanta con una gara in meno. E, con la Dea che sfiderà sia la Juve che il Napoli, potrebbe anche trattarsi di un primo scatto-scudetto.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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