Nuovo San Siro, clamorosa ipotesi: proposto uno stadio... sottoterra

Nuovo San Siro, clamorosa ipotesi: proposto uno stadio... sottoterra
Ieri alle 06:15News
di Marco Corradi

Spunta una nuova ipotesi per il futuro del Giuseppe Meazza e delle aree limitrofe, presentata durante l'evento "Il Foglio a San Siro" dall'architetto Davide Bruno dello studio Ion Fund. Nella sua presentazione, si è parlato di uno stadio "interrato" e ipogeo, dunque al di sotto del limite stradale. Queste le sue parole, riportate da Calcio&Finanza: "Un elemento dirompente, una visione inedita di quello che potrebbe essere lo stadio di San Siro. Ci vogliono coraggio e determinazione per prendere in carico un’idea di questa portata perché è un sistema che dovrebbe potere inglobare una serie di pertinenze che fanno riferimento a proprietà private.

Un’idea che vedrebbe il coinvolgimento di 37 ettari di terreno, un parco gigantesco da restituire alla città di Milano a dispetto di nuovi sistemi di congestione che non vedrebbero una risoluzione totale di uno stadio che si evolve nel tempo e che garantisca in futuro di ridurre obsolescenza e manutenzione. La mia è un’idea rivoluzionaria che vedrebbe lo stadio di San Siro in una forma ipogea, l’impianto scomparirebbe. I tifosi diventerebbero furiosi, per l’assenza di un processo di spettacolarizzazione, ma abbiamo un obbligo verso il pianeta, il Paese e Milano: vedere un sistema ipogeo che restituisca e faccia prevalere il mondo della natura. Parliamo di 20mila alberi, 500mila fiori, 7km di piste e percorsi pedonali che vedrebbero una restituzione di un luogo dove San Siro potrebbe avere le stesse caratteristiche di comfort".

Nel progetto, si evidenzia un San Siro "ribaltato", che presenta però elementi tipici degli impianti calcistici: una rampa d'accesso pedonale, una piazza ipogea per il deflusso e la raccolta dei tifosi, aree accoglienza e ristoranti più museo e negozi dei club, delle zone disposte ad accogliere il campo in erba (rimovibile) e il pavimento per gli eventi, un collegamento diretto con la metro M5, un parcheggio multipiano, hotel tematici dei club e un anello commerciale con negozi e strutture. Il tutto sarebbe sottoterra ma non solo, come spiega Bruno: "Gli spettatori e i tifosi non staranno soltanto a livello ipogeo. Le partite di calcio dovrebbero essere immaginate riportate fuori dallo stadio, il beneficio sarebbe di tutti coloro che frequenteranno il parco. Che potranno con dei totem, quasi a livello primordiale, vedere con realtà aumentata e megaschermi tutto quello che accade sotto lo stadio".

L'architetto poi sveglia dei nuovi dettagli: "Abbiamo previsto una torre, la più alta in Italia, di 268 metri, che vedrebbe le pertinenze legate ai sistemi della residenza, degli uffici e di tutto quello che è legato al mondo sportivo. Recuperiamo in modo rispettoso un anello e una torre dello stadio di San Siro e non lo vedremmo necessariamente scomparire, perché la realtà aumentata e l’AI ci consentirebbero di vedere e immaginare tutte le volte in cui io mi affaccio allo stadio di San Siro quell’icona che non ci abbandonerà mai. Un'icona che richiede rispetto, ma che dovrebbe lasciare spazio a una visione innovativa di come deve essere concepito uno stadio di calcio da qui ai prossimi 400 anni. Con questo progetto, riusciremmo anche a risolvere i problemi di manutenzione di uno stadio di questa portata nei prossimi anni. Non ci possiamo più permettere le grandi cattedrali, con impianti che diventano obsoleti dopo 50-70 anni con processi di manutenzione molto costosi". Servirebbero 1.5 miliardi e cinque anni e mezzo, per rendere quest'idea realtà.