Lo schiaffo di Parma è la miglior cosa che potesse accadere all'Inter

Premetto: è una provocazione e di problemi l'Inter al Tardini ne ha mostrati eccome, campanelli d'allarme ripetuti in questa stagione. Però lo diciamo spesso: il primo limite dell'Inter è rappresentato da sé stessa. Le frenate che ha fatto raramente sono state dovute alla superiorità dell'avverario di turno, forse mai in questa annata, invece le analisi dopo le non-vittorie nerazzurre portano spesso a pensare che siano dovute ad un fattore mentale.
Quando l'Inter si piace troppo, oppure come in questo caso quando pensa troppo presto di avercela fatta, o abbassa ritmo ed attenzione, ecco che può arrivare una sorpresa indesiderata.
La 31esima giornata per l'Inter è stata una sorta di monito generale, per questo la definirei la miglior cosa che potesse accadere all'Inter.
Dal 2-2 di Parma in 48 ore c'è stato un po' di tutto: la paura e la frenesia della possibile rimonta in classifica del Napoli, innanzitutto. Poi le critiche in particolare per la gestione dei cambi di Simone Inzaghi e del vice Farris, infine la risposta dello stesso Inzaghi che ha sottolineato come i cambi fossero obbligati per degli infortuni dei giocatori usciti dal campo. E ancora: il pareggio che ha ottenuto il Bologna contro il Napoli, che di fatto ha tenuto gli azzurri alla stessa distanza che avevano prima di questo weekend dalla vetta.
Questa montagna russa di emozioni è forse lo schiaffo che serviva alla vigilia di una partita dove i cali d'attenzione non saranno ammessi ed in più ha messo l'Inter di fronte agli scenari che si aprirebbero in caso di altri passi falsi da qui alla fine.
Vincere è sempre meglio, ci mancherebbe, ma chissà, magari un successo maturo al Tardini avrebbe portato il classico eccesso di consapevolezza costato caro a Lautaro e compagni in altre occasioni, che invece ora arrivano all'Allianz Stadium furibondi con sé stessi e con il mondo intero che li ha messi alla gogna. Considerando poi che il pareggio non ha portato danni effettivi, forse questa mezza frenata lascia un mezzo sorriso a Inzaghi. Che si è tolto qualche sassolino dalle scarpe ed al contempo perché ha un motivo per tenere tutti sull'attenti. Volete vincere tutto? Giocando così non sarà possibile.
Ma che l'Inter si stia preservando a tratti in attesa del momento in cui scenderà in campo a Monaco di Baviera, è una cosa che si nota ad occhio nudo. Altrimenti non si spiegherebbe la mezz'ora stellare contro l'Udinese seguita da un secondo tempo sottotono. Così come il primo tempo rischioso, ma maturo del Tardini e la ripresa da mani nei capelli. L'Inter aspetta la resa dei conti con il Bayern Monaco fin da quel passaggio del turno con il Feyenoord, per dimostrare a tutti ed a sé stessa che può farcela, a raggiungere di nuovo l'ultimo atto in Europa.
La parola ora va al sommo giudice: il campo.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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