Atalanta, Carnesecchi ammette: "Legnata contro l'Inter, ma può esserci utile"
Il portiere dell'Atalanta, Marco Carnesecchi, ha rilasciato una intervista a La Gazzetta dello Sport oggi in edicola nella quale ha parlato anche della lotta Scudetto: "Orgoglioso di me stesso, della mia maturazione e dell’energia positiva che riesco a trasmettere. Fare bene in campo aiuta, ma non è il risultato che porta felicità: è la felicità che porta risultati. Sì, mi sento felice: tanto".
Così tanto che non si è mai parlato tanto di Carnesecchi come nell’ultimo mese. L’ultima volta dopo quella parata straordinaria su Lautaro a Riad.
"Ma sono stato anche fortunato: se lui calcia da un’altra parte, io sono cotto. Non voglio sembrare immodesto, ma credo di averne fatte di più belle, tipo su Nico Gonzalez l’anno scorso. E da portiere preferisco parate come quella".
Era meglio quando la difesa dell’Atalanta era quasi impenetrabile e non servivano suoi straordinari?
"È dura anche quando prendi quattro tiri e quattro gol come ad agosto con l’Inter o se devi fare una parata sola come a Parma. Le faccio tre nomi: Buffon, Szczęsny, Handanovic. È quello lo step del grande portiere: “Serve solo una pezza? Ce la metto”.".
Dica la verità: ad agosto avrebbe detto che a gennaio l’Atalanta sarebbe stata così in alto?
"Non così tanto da essere virtualmente prima in classifica, ma dopo la vittoria di Dublino mi aspettavo una grandissima stagione. Poi, se mi chiede: è lunga? Io rispondo: è lunghissima. Adesso dobbiamo pensare come se fossimo dietro, a rincorrere: di “quel” obiettivo si potrà parlare ad aprile. Se sarà, mancherà un mese e penseremo a sparare le ultime cartucce. Intanto: oggi c’è il campionato? Pum. Domani la Champions? Pum. La Coppa Italia? Pum. Mai pensare a una cosa sola: come l’anno scorso. È andata benino l’anno scorso, no?".
Ma lassù, a 41 punti, si riesce davvero a non pensare a “quel” obiettivo: lo scudetto?
"Certo che si riesce: è fondamentale, perché pensarci ti porterebbe via troppe energie. Ed è raro sentirsele addosso come possiamo fare noi adesso".
Il peso psicologico della sconfitta con l’Inter in Supercoppa italiana?
"Al contrario: non dobbiamo sentirci abbattuti, ma il doppio più forti. Hai preso una legnata? Ti devi rialzare per forza. Ci potrà essere molto utile".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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