Umiltà e vittoria, l'Inter cambia dimensione. E il muro Bisseck esalta la difesa bunker

Umiltà e vittoria, l'Inter cambia dimensione. E il muro Bisseck esalta la difesa bunkerTUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 7 novembre 2024, 00:45I fatti del giorno
di Bruno Cadelli

"Progressi, non perfezione". Bisogna scomodare Denzel Washington e il film The Equalizer per racontare la vittoria contro l'Arsenal. Dietro il rigore di Calhanoglu c’è molto di più. L’Inter vista con i gunners ha scoperto la sua versione migliore senza giocare la partita perfetta.  La squadra di Arteta ha messo alle corde i nerazzurri ma i grandi pugili spesso sono sublimi incassatori. La banda Inzaghi ha rispolverato la cattiveria nascosta sotto il tappeto. Una qualità coperta da una buona dose di supponenza, difficile da eliminare dopo la sbornia della doppia stella. 

Alcuni episodi fanno la differenza: Pavard ha messo una pezza quand’era necessario, Bisseck ha chiuso come un monumento su Havertz riscattando un periodo di alti e bassi. "Per me lui è fortissimo, ma il problema è che ci sono altri difensori che sono molto forti. Lui per me ha giocato con City ed Arsenal, quindi a me non deve dimostrare nulla. Poi lui aveva un piccolo problemino al costato, ha giocato con un antidolorifico, l'allenamento del lunedì non si è allenato". Le parole di Inzaghi per il giovane tedesco raccontano un'ammirazione impossibile da nascondere. Magistrale Dumfries nel salvare un pallone sulla linea senza dimenticare De Vrij, capace di ritrovare la lucidità e concretezza dei tempi migliori. Aspettando Francesco Acerbi. 

Se non è tornata la difesa bunker poco ci manca. Un filtro maggiore a centrocampo servirà sempre ma oggi in Champions League l’Inter è insieme all’Atalanta l’unica squadra a non aver subito gol. Non stiamo parlando di un pacchetto arretrato impenetrabile ma raccontiamo una difesa capace di ritrovare l’umiltà e la cattiveria dei grandi. Quella necessaria per ritrovarsi oggi al quinto posto nella maxi classifica di Champions League e sognare in grande per battere un colpo anche in ottica tricolore. Il match con l’Arsenal può proiettare la squadra di Inzaghi verso un’altra dimensione.