Allarme Inter: Calhanoglu e Acerbi cadono come birilli, Marotta interviene sul calendario
Come era prevedibile, nemmeno l'Inter è immune dagli infortuni. E con un calendario che recita ben 5 partite nell'arco di 20 giorni il club nerazzurro e ancor prima gli impegni in Nazionale per gli interisti chiamati a rapporto tra Nations League, qualificazione ai Mondiali e amichevoli era solo questione di tempo perché arrivassero i primi allarmanti segnali di fiato corto. O peggio ancora, di problematiche fisiche. Ed ecco impressi nei primi 27 minuti di big match all'Olimpico contro la Roma dove prima Hakan Calhanoglu e poi Francesco Acerbi hanno richiamato la panchina nerazzurra e Simone Inzaghi per chiedere dei cambi precauzionali.
Le condizioni degli infortunati
In primis la bussola di centrocampo dell'Inter, il turco ex Milan che ha riportato una contrattura all'adduttore della coscia sinistra. Tuttavia Calha dovrebbe essersi fermato in tempo (dopo 12' di partita) e potrebbe partire con il resto della squadra per la trasferta di mercoledì sera in Svizzera contro lo Young Boys. Passando all'ex Lazio, invece, rimediata una contrattura ai flessori della coscia sinistra e resterà da valutare per l'impegno di coppa distante due giorni e mezzo: più probabile un suo ritorno per la Juventus. Quanto a Piotr Zielinski e Kristjan Asllani, hanno saltato la Roma appositamente e Inzaghi ne ha parlato così: "Avevamo qualche problemino a centrocampo, Asllani e Zielinski hanno avuto qualche problemino". Con distorsione al ginocchio per l'albanese ex Empoli e un infortunio lieve per il polacco, da capire se entrambi potranno rientrare per la Champions.
L'accusa e la proposta di Marotta
Di fronte a questi stop, dettati chiaramente dal sovraccarico degli eccessivi allenamenti e partite dei giocatori, il mondo del pallone è già intervenuto. Anche il presidente dell'Inter, Giuseppe Marotta, ne ha parlato: "Innanzitutto bisogna dire che i giocatori fanno fatica a gestire lo stress fisico di tutte queste partite, come dimostrano i tanti infortuni. Con tutti questi impegni, è difficile fare una preparazione preventiva. Dobbiamo sederci a un tavolo e capire che il calendario deve essere più morbido".
Ma quali sono le idee per risolvere il problema ormai esistente? "Esiste un'attività interna dei club nazionali, interna dell'Uefa e della Fifa. Il numero delle partite deve diminuire, il calcio è diventato più veloce e ci sono più contrasti. E' normale che ci siano più infortuni".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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