BAR ZILLO - Il valzer degli attaccanti: l'Inter ha scelto Scamacca
Insomma, l’Inter ha assoluta necessità di acchiappare, durante questa stressante finestra di mercato, una punta. Oddio diciamo che, in tutta onestà, le punte da portare ad Appiano dovrebbero essere due ma la seconda, ormai l’abbiamo capito un po’ tutti, dipenda dall’uscita eventuale e per nulla certa di Correa, sono sincero, uno fuori dagli schemi della consuetudine, un fenomeno dal punto di vista tecnico, almeno dal mio personalissimo punto di vista. Il problema è che non basta essere fenomeni tecnicamente, in serie A come nei più importanti tornei continentali: bisogna avere continuità, bisogna essere perennemente disponibili, pronti e al massimo in ogni circostanza. Inutile stare a ricamare ghirigori, il ragazzo manca terribilmente sotto questo aspetto: l’infortunio sempre dietro l’angolo, una sorta di sconforto interiore che traspare spesso e volentieri quando scende in campo, un vorrei ma non riesco che non aiuta a trovare la miglior condizione tralasciando il rapporto con i tifosi, ormai poco propensi ad attendere ancora. Un peccato perché, ripeto, il ragazzo ha piedi fatati e tecnica da vendere e insegnare. Però le cose stanno così, quindi coi se e coi ma non arriviamo da nessuna parte. Aspetteremo gli eventi, la strada è ancora lunga.
Il prescelto per il ruolo di terza punta, all’occorrenza seconda o anche prima, sembra dunque essere Gianluca Scamacca da Roma, ventiquattro anni compiuti, reduce da una stagione insufficiente in Premier: gli Hammers (per cui tifo spudoratamente fin da bambino) spesero oltre 40 milioni l’estate passata per ottenerne i servigi ma Scamacca, che pure non iniziò malissimo l’avventura nel distretto di Newham, lato orientale della capitale inglese. Poi, pian piano, un fastidioso infortunio e una lunga serie di contrattempi lo allontanarono sempre più dal terreno di gioco, relegandolo al ruolo di semplice comparsa: non ha mai legato con Moyes, ha legato poco e male con le abitudini di oltremanica. Eppure, in serie A, il ragazzo la sua carriera l’ha costruita a suon di gol e ottime prestazioni, tanto che il Sassuolo chiese e ottenne un pacco di soldi per il suo trasferimento al West Ham. Oggi, ai margini del progetto Hammers, Scamacca potrebbe tornare nel Bel Paese, sponda Inter, per ritemprarsi e tornare al suo livello: che non sarà quello di Haaland o Harry Kane magari ma, senza ombra di dubbio, nemmeno il poco non ammirato in Premier.
Conosce il nostro campionato, ha voglia di rivalsa, è giovane, ha fame. Dovesse arrivare, benvenuto!
Alla prossima, avanti l’Effecì.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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