Tutti zitti, le risposte sul campo
Tanto tuonò che (non) piovve. Tre giorni di chiacchiere inutili, non è possibile cambiare il protocollo VAR perché Tizio o Caio lo dicono ad alta voce, non funziona esattamente così anche se sicuramente va innovato – tu pensa, se ne sono accorti adesso, quando si scriveva qualche tempo fa le parole stavano a zero, bisogna rispettare le regole ci raccontavano – e la classifica di serie A è rimasta la stessa di domenica sera. Incredibile.
Detto ciò, sono annoiato di ascoltare tutto fuorché calcio un po’ dappertutto, di sicuro un problema mio, devi stare attento a ciò che dici, che nemmeno nei film. Ultimo presunto caso: il nervosismo latente in casa Inter. Sì, davvero, si è discusso di nervosismo: mica presunto, quello l’ho aggiunto io, ma come dato di fatto.
Allora, facciamo un distinguo: le parole di Lautaro Martinez in risposta a un tifoso (mah) lasciano trapelare nervosismo, questo è indiscutibile. E negare anche l’evidenza mi sembra quantomeno stupido. Capisco e comprendo, da un certo punto di vista, la reazione del Capitano, del tutto umana. Lauti non si tira certo indietro, corre e lotta come un matto pressando e aggredendo il primo portatore di palla avversario come non ci fosse un domani. È un esempio per i compagni e per il pubblico, al di là di qualche solito noto che lo considera non all’altezza dei campioni del passato. Sarà. Dall’altro, però, suggerirei al Toro, se posso permettermi, di lasciar perdere: non vale neanche la pena buttare tempo ed energie nervose rincorrendo le ciarle di questo o quello.
Al contrario il Presidente non mi pare abbia lasciato trasparire nervosismo. Vero è, Marotta non controbatte quasi mai ma, nelle sue parole, ho letto ironia. Questione di punti di vista.
Così scende in campo direttamente Simone Inzaghi a sbrogliare la matassa: con la sua consueta flemma – no, in campo la flemma la dimentica, giustamente, a casa e si muove come un tarantolato richiamando tutto e tutti – si è limitato a un bel zitti, testa bassa e lavorare.
Ecco: zitti, testa bassa e lavorare. Che la miglior Inter della passata stagione l’abbiamo vista dopo un Inter-Verona più urlato che chiacchierato.
Alla prossima. Avanti l’Effecì.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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