Contropagelle: Bastoni un campione, applausi a Lautaro.

Pavard: comincia non benissimo, prende le misure ma scivola nella ripresa aprendo il campo agli avversari che scheggiano la traversa. Discreto. 6,5 Martinez: garanzia tra i pali, balbettante coi piedi. Futuribile. 6,5
De Vrij: una sbavatura in una partita praticamente perfetta. Preciso. 7
Acerbi: si sbatte tanto. In marcatura, in ripartenza, a volte sembra fare persino l’ala. Volitivo. 7
Dumfries: quando sta bene fisicamente passa sopra tutto e tutti. Imperioso. 7,5
Barella: fatica a prendere le distanze nella prima mezz’ora. Si riprende e guida il centrocampo nel secondo tempo. Garanzia. 7
Asllani: fatico a comprendere le critiche, mosse per partito preso. Fa quel che deve, gioca facile, non perde un pallone, copre, rilancia. Non sarà Lampard ma nemmeno me in versione braghette. Bravo. 7
Zielinski: stenta, poi si riprende, poi stenta ancora, poi si ri-riprende. Il rigore calciato è orrendo, tira a occhi chiusi senza guardare il portiere. Orrore calcistico. Insufficiente. 5
Bastoni. Lo metti in mezzo, sul centro sinistra, a fare l’esterno: sempre tra i migliori, se non il migliore. Campione. 8
Thuram: pian piano sta tornando. Gol importantissimo per la squadra e il suo morale. Tra parentesi, gol nemmeno troppo semplice. Altre giocate di contorno. In ripresa. 7
Lautaro: cosa vuoi dire al miglior marcatore della storia nerazzurra in Champions? Niente. Applauso. 7
dal 61° Taremi: io davvero fatico a comprendere l’involuzione di questo ragazzo. Impressionante come riesca a non giocare. Coraggio. 4,5
dal 72° Bisseck: un paio di chiusure interessanti, un paio di proposizioni utili. Alternativo. 6,5
dal 72° Frattesi: entra senza un granché di grinta. Non difende, non attacca, resta tra quelli che son sospesi. Impalpabile. 5
dal 80° Calhanoglu: prova la gamba in vista di sabato sera. Nessun problema. Hakan torna, ‘sta squadra aspetta a te. Senza voto.
Dal 80° Arnautovic: ci mette grinta, anche troppo vista l’ammonizione poco utile. Voglioso. Senza voto.
Simone Inzaghi: i suoi gli danno una gran mano mettendosi a disposizione. Anche fuori ruolo, nessuno fa rimpiangere i titolari. La squadra è con lui e lui sa esattamente come esaltare i giocatori. Cambi corretti. Chiama Zielinski per il rigore memore della doppietta alla Juventus: il polacco stavolta lo tradisce. Psicologo. 7

Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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