Contropagelle: Thuram ovunque, De Vrij come ai bei tempi

Contropagelle: Thuram ovunque, De Vrij come ai bei tempiTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 21 ottobre 2024, 08:30Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Sommer: mamma li turchi su una palla forte e tesa di Pellegrini, dove sta per combinare un disastro. Si fa perdonare nel prosieguo. Sorridente. 6,5

Pavard: in una sorta di limbo si immola su una conclusione di Dybala salvando porta e risultato. Baluardo. 6

Acerbi: senza voto

Bastoni: fa un po’ di tutto. Difende, attacca, sta in mezzo al campo. Anima. 7

Darmian: difende, difende, difende. Davanti si vede in un paio di circostanze. Difensore. 6

Barella: è tornato trottolino amoroso dududadada. Ovunque, in qualsiasi zona del campo, lo trovi. Elaborato (più di un motorino). 7

Calhanoglu: senza voto

Mkhitaryan: quando meno te lo aspetti salta fuori. Per chiudere, tenere la palla, rilanciare. Pendolino. 6,5

Dimarco: molto meno ispirato del solito, azzecca assai poco in verità. Si sacrifica per il bene della squadra. Immolato. 6

Thuram: sorregge e aiuta i compagni, punto di riferimento totale. Lezioso e avaro di assist in un paio di circostanze, si batte e si sbatte per tutti. Ovunque. 7,5

Lautaro: i viaggi non è che lo aiutino, anzi. Però, al momento giusto, trova la giocata che consegna punti e partita. Campione. 7

Dal 12° Frattesi: stenta, fatica a rinculare e difendere. È un incursore di primo livello e lo dimostra dando il via all’azione del gol. Attaccante (aggiunto). 6

Dal 27° De Vrij: inizia in sordina che pensi…serataccia…poi si riprende e dirige come ai bei vecchi tempi. Tosto. 7

Dal 71° Bisseck: fa il suo, fisicità e viva il parroco. Statuario. 6

Dal 71° Dumfries: approfitta della stanchezza altrui per rompere in due la partita. Fa la differenza. All’assalto. 7

Dal 71° Correa: qualche timido segnale. Guidato dalla panchina perfino da Lauti, cerca di dare una mano pressando fin dal centrocampo e infastidendo gli avversari. Convalescente. 6

Simone Inzaghi: l’aveva preparata bene. I suoi hanno iniziato tenendo il pallino in mano e costringendo la Roma a rimanere in nove dietro la linea del pallone. Gli infortuni di Calha e Acerbi lo hanno costretto a rivedere i piani. L’Inter ha rischiato ma, alla fine, ha vinto. E in un turno come questo era importantissimo non perdere terreno. Non lo ha perso. Guida. 6,5