Sacchi: "Inter, botta bella forte: pensava di aver battuto il Milan. Ma non si parli di crisi"
L'ex tecnico del Milan e della Nazionale Italiana, Arrigo Sacchi, analizza dalle colonne de La Gazzetta dello Sport oggi in edicola il momento che sta passando l'Inter dopo il ko in Supercoppa Italiana: "La botta l’ha presa, e anche bella forte, però continuo a pensare che l’Inter sia la squadra migliore della nostra Serie A" - scrive Sacchi.
Poi spiega: "Come si dice: errare humanum est... L’importante è capire gli sbagli, correggerli e rimettersi subito in carreggiata. Del risultato di Riad contro il Milan mi sono fatto questa idea: dopo il 2-0 i nerazzurri hanno pensato di aver in tasca la vittoria e hanno un po’ mollato, proprio mentre i rossoneri, rinvigoriti dalla cura Conceiçao, aumentavano il ritmo e prendevano campo. Questi due fattori, che si sono sviluppati contemporaneamente, hanno prodotto il 3-2 finale a favore del Milan. Ciò non significa, tuttavia, che l’Inter sia in crisi o che si debba istruire un processo. Non scherziamo. Semmai, ora, proprio da questa sconfitta (forse inattesa, d’accordo, e per questa ragione più dolorosa), bisogna trovare le energie, fisiche e mentali, per ricominciare la corsa. L’Inter è un’ottima squadra che ha ancora bisogno di lavorare per raggiungere altissimi livelli, e per rimanerci. Sia in Italia sia in Europa. D’altronde, è soltanto attraverso il lavoro, la dedizione, lo spirito di sacrificio e l’umiltà che si possono conquistare le grandi vittorie. Se osservo il gruppo faccio fatica a trovare qualche difetto. In difesa sono solidi. È vero, adesso c’è qualche infortunato e le assenze magari pesano. Il centrocampo, quando gioca il terzetto formato da Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan, è fantastico. S’intendono a meraviglia e si integrano perfettamente".
Chiusura sull'attacco: "Là davanti il tandem Thuram-Lautaro, a mio avviso, dà ampie garanzie. Inoltre in panchina c’è un allenatore come Simone Inzaghi che ha dimostrato di saper gestire benissimo il gruppo: è cresciuto tantissimo, è sicuramente diventato più coraggioso e questo coraggio lo ha trasmesso alla squadra. Non c’è dunque da preoccuparsi, a patto che gli errori vengano capiti e corretti. A volte s’impara più da una sconfitta che da una vittoria. Da questo ko inatteso vanno trovate energie fisiche e mentali".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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