Asllani: "Lautaro ha fatto bene a usare il bastone con me". Poi scherza su Frattesi

Asllani: "Lautaro ha fatto bene a usare il bastone con me". Poi scherza su FrattesiTUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 14 giugno 2024, 10:44Primo piano
di Yvonne Alessandro

Kristjan Asllani, centrocampista dell'Inter, non sta nella pelle per l'esordio agli Europei di Germania di domani contro l'Italia. Una partita speciale per l'ex Empoli, come ha raccontato ai taccuini del Corriere della Sera: "Direi una bugia se raccontassi che lo è, anche perché gioco contro tanti compagni di squadra. Peccato solo per il girone durissimo, ma vogliamo fare bene e aprire un ciclo per provare a qualificarci al Mondiale. Io nella nazionale azzurra? A Empoli era venuto il c.t. dell’Under 21 - ha raccontato Aslla -, ma non ho mai ricevuto una chiamata. In ogni caso non avrei cambiato: mi ritengo albanese ed è giusto che giochi per l’Albania. Italia più forte col blocco interista? Sì. E chiaramente è favorita".

Il racconto sull'Italia nel cuore e la madrepatria: "Mio padre è arrivato in Italia con il gommone e mi racconta quanto fosse dura la vita in Albania. Mia madre mi ha avuto a 18 anni e non è stato facile. Hanno sofferto tanto e quello che hanno fatto per me e mio fratello Leonardo che ha 13 anni non ha prezzo: sento di non poterli ripagare, ma ci provo - racconta ancora - Quando ho firmato per l’Inter ho portato tutti con me a Milano, anche perché parlano tutti bene della città, ma a 21 anni viverci da solo sarebbe stato un casino. Mia mamma lavorava in una fabbrica di dolci, mio padre per l’azienda degli acquedotti e d’estate stava tutto il giorno al sole: adesso la vita è cambiata. Io nerazzurro da bambino? Sì, la passione nasce da uno zio, molto interista. Però mi piaceva tantissimo anche Kakà".

Nel riesumare la stagione da seconda stella dell'Inter, Asllani non può fare a meno di ricordare la gara da titolare nel match delicato contro la Fiorentina al Franchi: "La sentivo molto, non giocavo dal primo minuto da diverso tempo e la Juve era molto vicina a noi: c’era un po’ di stress. Stagione di crescita? Senza dubbio. Davanti ho un grandissimo giocatore come Hakan, dal quale cerco di imparare tutti i giorni. Lo ringrazio, anche per la persona che è, Anche Brozovic è un’ispirazione. Vedere lui e Calha allenarsi - racconta l'interista - è stata una delle cose più belle che mi potesse capitare. Il mio minutaggio all'Inter? Ho capito che anche se giochi tre minuti, devi farti trovare pronto. Ma sono migliorato anche nella fase difensiva, sulla quale ho lavorato tanto. E nel gioco con la palla: stando con i campioni migliori in tutto".

Lautaro nei panni di capitano, Calhanoglu in quelli di maestro-mamma chioccia. Anche se l'argentino è il più esigente e severo: "Certo, ma io lo ringrazio perché mi parla tantissimo, specie fuori dal campo. Non voglio raccontare cosa mi ha detto ma mi ha aiutato tantissimo. Ha fatto bene ad usare il bastone. Inzaghi? Sa quando venire a parlarti e quando non è il momento: mi aiuta tantissimo".

Un debutto speciale domani a Euro2024, ancor di più per l'incontro da avversario dei suoi compagni dell'Inter: "Barella: qualità e quantità. È uno dei più forti al mondo e spero domani ci sia. Bastoni: eleganza. Dimarco: piedino fatato. Darmian: il nostro principe. Frattesi: stupido! No, scherzo (ride). Grande forza fisica e grandissimo amico: l’ho sentito, speriamo non segni con noi. Se ci aiutiamo tra noi? Parliamo spesso, anche lui nell’Inter ha giocatori fortissimi davanti e deve essere contento della sua stagione. È un grande professionista".