Vocalelli: "Inter e Milan, la risalita passa soprattutto dal mercato"
Nel suo editoriale per la Gazzetta dello Sport, Alessandro Vocalelli analizza così la stagione di Inter e Milan: "Se ci avessero detto in estate che il 1° aprile Inter e Milan si sarebbero trovati a 21 e 23 punti dalla capolista avremmo pensato al classico “pesce”, al classico scherzo su cui farsi una grassa risata. E invece è esattamente così: le prime due del campionato passato, impegnate in un derby che sembrava uno slalom parallelo, hanno un distacco dal Napoli assolutamente incredibile. E, per dirla ancora più chiaramente, assolutamente inaccettabile. Perché è vero che la squadra di Spalletti sta disputando la tipica stagione perfetta, ma neppure questo avrebbe mai autorizzato in partenza le due squadre di Milano a essere fuori da mesi - a patto che ci siano mai entrate realmente - nella corsa scudetto. E se è vero, verissimo, che la Champions è ancora tutta da giocare e in una classica può sicuramente accadere tutto - con i rossoneri che puntano a sorprendere proprio il Napoli e l’Inter che sente di poter eliminare il Benfica - il campionato è al contrario spietato. Nel Giro d’Italia della A il distacco è mortificante. Ed è su questo - mentre i due allenatori e i giocatori devono giustamente guardare al loro obiettivo - che devono riflettere i dirigenti. Immaginando come far crescere il valore e di conseguenza il rendimento delle loro squadre. Perché è vero che sul campo sono stati commessi moltissimi errori - altrimenti non si spiegherebbero le 9 sconfitte dell’Inter e le 7 del Milan - ma è altrettanto vero che bisogna mettere mano - anche pesantemente - a due organici con punte di assoluto valore e limiti altrettanto evidenti".
Un occhio al futuro, nel prosieguo del pezzo: "Può anche starci, senza gridare allo scandalo, che si parli dell’interessamento forte del Chelsea per Onana. Come, risponderà sicuramente qualcuno, è così che si pensa di migliorare? Pensando magari di cedere uno dei calciatori più positivi? Ma sarebbe un errore, questo sì, fermarsi alla singola operazione. Senza inserirla in un quadro più complessivo. Come appunto devono fare Inter e Milan, affrancandosi dall’idea dei giovani a tutti i costi o delle opportunità da cogliere al volo. Come ha fatto proprio il Napoli, che non ha scelto una sola strada, ma ha venduto e comprato, ha preso giovani come Raspadori e gente più matura come Anguissa e Simeone, non si è fatto accecare dall’idea di un affare gratis - ci avete fatto caso che non ha preso neanche un parametro zero? - ma ha scelto semplicemente i calciatori più congeniali. Ed è da qui - davvero da gente come Szoboszlai per il Milan o come Marcus Thuram per l’Inter - che bisogna ricominciare, se si vuole riguadagnare terreno. Perché 44 punti complessivi dal Napoli finiscano realmente per essere il pesce d’aprile di un solo anno".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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