Rocchi detta la linea: stop ai rigorini in Serie A. Gli episodi discussi
Sembrava un termine in via d'estinzione, invece i "rigorini" sono tornati tristemente in auge dopo il contatto ritenuto "troppo leggero" (dall'AIA) tra Anguissa e Dumfries. Titola così La Gazzetta dello Sport, che parte da un dato di fatto. La massima punizione dev'essere assegnata per falli gravi, come ha più volte ribadito il designatore Rocchi, ma proprio questa definizione è un autentico tarlo nella stagione degli arbitri e negli interventi del VAR, che troppo spesso sta bypassando quelle che erano state le indicazioni d'inizio stagione e lasciando scontenti club e tifosi.
Molti gli episodi in discussione: dallo step on foot di Sergi Roberto su Lazovic durante Como-Verona (6a giornata), al mani di Luperto in Juventus-Cagliari (7a giornata) e ai rigori troppo generosi di Fiorentina-Milan, che hanno fatto infuriare Fonseca. Si arriva poi al periodo recente, con gli episodi discussi di San Siro e le altre gare che avevano fatto discutere: Anjorin su Politano durante Empoli-Napoli, Pellegrini che simula durante Lazio-Cagliari (11a giornata). Per non parlare dei gol discussi, con quella rete annullata al Monza per la caduta di Theo Hernandez. Troppi errori per una classe arbitrale che deve ritrovare il suo asse e il suo focus, in questa sosta. Visto che, a dirla tutta, in Inter-Napoli manca anche un rigore (solare) ai nerazzurri...
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