Ljajic: "Inter grande favorita, per la Stella Rossa non sarà facile. Dimarco giocatore serio"

Ljajic: "Inter grande favorita, per la Stella Rossa non sarà facile. Dimarco giocatore serio"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Oggi alle 19:31News
di Marco Pieracci

In vista della sfida di questa sera fra Inter e Stella Rossa il portale serbo Meridian Sport ha intervistato l'ex attaccante nerazzurro Adem Ljajic, ora al Novi Paza: "La vittoria sarebbe a dir poco un miracolo. L’Inter è innanzitutto un club serio, e ovviamente una grande squadra. Il calcio è un gioco strano. Tutto può succedere, ma non credo tanto ai miracoli e alla fortuna. Credo più nella qualità e penso che l'Inter sia la grande favorita. Però nel calcio non si sa mai nulla in anticipo. L'Inter gioca a tre da tempo, ci aspetta una gara furba tatticamente. La qualità sarà decisiva, e sicuramente sarà dalla parte dell'Inter. Poi si giocherà a San Siro e sappiamo tutti che stadio è e quanto è difficile giocarci. L'atmosfera è incredibile. È uno degli stadi più belli del mondo. Ha potere, forza. Ho avuto la fortuna di far parte dell’Inter e ci sono stato molte volte con altri club. Sicuramente non sarà facile per la Stella Rossa. Contro l'Inter ho segnato gol, ma ho giocato anche per loro. È uno dei club più grandi del pianeta. È difficile giocare lì, figuriamoci vincere".

Secondo Ljajic il pericolo numero uno per l'Inter sarà l'ex Toro Nemanja Radonjić: "Lui è il miglior giocatore. Lo conosco da tantissimo tempo e siamo stati insieme in Nazionale per anni. È mio amico e il rinforzo più serio della Stella Rossa. Non so quanto sia in forma e cosa possa portare in questo momento, ma di sicuro è di gran lunga il miglior giocatore quando è al massimo delle sue forze".

Infine un passaggio su Federico Dimarco, incrociato per un breve periodo durante la sua esperienza a Milano: "Veniva dalla Primavera per allenarsi con noi. Allora non c'era nessuno più degli attuali giocatori. Questa informazione non sorprende, visto quanto tempo è passato. Dimarco era lì, presente, ma ancora in lotta per l'affermazione. Ora è diventato un giocatore serio".