Carboni, il primo tecnico Salomon: "Inter, tienilo stretto: ti farà divertire"
Solamente altri tre giorni, poi anche l'Argentina di Lautaro Martinez e Carboni farà sul serio: l'Albiceleste è chiamata a difendere il titolo e si presenta a questa Copa America da favorita assoluta anche e soprattutto per il trionfo nella Coppa del Mondo in Qatar, nel 2022.
Se il Toro è la costante di quel gruppo, il talento quest'anno in forza al Monza è la novità dell'ultimo minuto di Scaloni, decisosi a dargli una possibilità dopo che nell'amichevole contro il Guatemala ha convinto davvero tutti. In esclusiva per L'Interista è intervenuto il primo tecnico del classe 2005 al Lanus (e prima ancora al Club Lafuente), Sebastian Salomon, che da pochi mesi ha lasciato il club granata dopo aver lavorato prima a lungo nel settore giovanile e poi come tecnico della prima squadra.
Come giudica il rinnovamento che sta portando avanti Scaloni?
"Sì, penso che sia necessario e opportuno dare spazio a quei giovani che domani potranno diventare la base della squadra maggiore, sta portando avanti questo scopo".
L'Argentina è la favorita per questa Copa America?
"L’Argentina è sempre fra le squadre che sono candidate a vincere. C’è una fiducia molto grande ed è cresciuta ancora di più essendo l'Argentina Campione del Mondo".
Pensa che, conoscendo la sua fame, Lautaro si presenti a questa Copa America con tanta voglia di dimostrare, visto che nel trionfo del Mondiale perse il posto a vantaggio di Julian Alvarez?
"È il desiderio di tutti. Avere un 9 come lui che magari disputi una buona Coppa America sarebbe l'ideale, perché aumenterebbe la sua affidabilità e questo lo farebbe arrivare molto fiducioso anche in vista della prossima Coppa del Mondo".
Penso che lei non si sia sorpreso a leggere il nome di Carboni fra i convocati: mi sbaglio?
"No, non ti sbagli. In più, penso che Valentin sia stato molto bravo l'altro giorno, ma per quanto lo conosco può dare molto di più. Un giorno potrà tranquillamente intendersi anche molto meglio con Messi e gli altri compagni di squadra".
Rispetto a quando lo allenava lei, in cosa lo ha visto differente nell'ultima sfida con il Guatemala?
"E' molto più innanzitutto, poi dal punto di vista del gioco era meno coinvolto, si concentrava più a svolgere il ruolo che gli veniva assegnato. Poi, nel senso buono del termine, potrà rivelarsi ancora di più ora uscendo dagli schemi e giocando con più facilità. È naturale vederlo un po' legato ad essi ora, ma con le l'accumulare dell'esperienza e della continuità, potrà dimostrare tutto il suo potenziale".
L'Inter farebbe bene a trattenerlo secondo lei? Ci sono tanti rumors sul suo conto.
"Penso che se aspettasse, l'Inter ne trarrebbe di più sotto tutti i punti di vista. È ancora molto giovane, sta muovendo i primi passi. Anche se è un ragazzo caparbio e con una gran bella famiglia che lo sostiene, penso che non debbano avere fretta con lui. Fino ad ora, a mio modesto parere, le cose sono state fatte più che bene da parte del club e delle persone che lo circondano. Se gli verrà dato tempo, penso che farà divertire sul campo e sarà anche molto più facile venderlo per cifre importanti, eventualmente".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati