Sommer lancia la missione Champions e scudetto: "Sta tutto nella testa", ma la difesa piange

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Oggi alle 00:45I fatti del giorno
di Bruno Cadelli

"È tutto nella testa. Se vinci, sei felice e un po’ rilassato, fai meno dell’anno prima e a questo livello non puoi proprio permetterlo". Le parole di Yann Sommer alla Gazzetta dello Sport raccontano alla perfezione il momento vissuto dall'Inter.  La squadra è competitiva ma non è concentrata al massimo per il bis scudetto. Fino a questo momento stiamo vedendo l'Inter a due velocità. L'attacco corre e la difesa arranaca. I nove gol subiti non sono un'esclusiva responsabilità dei difensori, rappresentano la sufficienza con cui la squadra di Inzaghi talvolta affronta le partite.

Genova, Monza, Udine, il derby. La lista di errori individuali e di reparto comincia ad essere troppo lunga. Improponibile per un gruppo che ha grandi ambizioni in Italia e in Europa. "La chiave l’anno scorso è stata la forza del collettivo e la grande qualità, di gruppo e individuale. Difendevamo il vantaggio da pazzi, come se dentro alla porta ci fossero i nostri figli. Eravamo costanti fino quasi alla perfezione, il livello non è mai sceso. Ora siamo i campioni in carica e tutti vogliono batterci, questa è una bella differenza. La squadra è rimasta più o meno la stessa, ma credo sia normale iniziare così, un po’ più piano, dopo una stagione super.

Niente allarmisimi ma ormai siamo all'ottava giornata e l'Inter deve dare una scossa, partendo dall'insidiosa trasferta di Roma che apre un ciclo di fuoco. "Il nostro allenatore ci fa lavorare duro per combattere proprio questo inconscio senso di rilassatezza e fa bene: dobbiamo fare di più dell’anno scorso perché abbiamo rivali agguerriti che vogliono superarci: per rivincere serve il 100%, nulla di meno". Sommer parla di una stagione in cui la componente mentale farà tutta la differenza del mondo, con Juventus e Napoli pronte a contendere lo scudetto fino alla fine: "Mi immagino una stagione molto difficile, contesa. Ma anche l’anno scorso prima di scappare c’era un momento in cui eravamo secondi. Abbiamo già visto quanto siano forti Juve e Napoli, ma abbiamo anche perso il derby, quindi occhio pure al Milan. Ma quando si dice che ogni gara è difficile in Italia, non è retorica. È la verità". 

La Serie A è tosta e le ambizioni nerazzurre guardano anche oltre i confini italiane verso l'Europa. Sommer non dimentica la notte da incubo del Civitas Metropolitano e non pone nessun limite ad un gruppo che è stato rinforzato ulteriormente nell'ultimo mercato estivo: "È possibile riuscire ad avere gli stessi risultati su entrambi i fronti grazie alla squadra che abbiamo: non è facile ma raggiungere il massimo è il nostro obiettivo. In queste 8 gare di Champions dobbiamo andare a tutta, il nostro livello è superiore agli ottavi dell’anno scorso: possiamo andare oltre, mantenendo il nostro standard in campionato. Non possiamo precluderci niente". La sida è lanciata. L'Inter non deve fermarsi.