Lautaro cuore Inter. Il Toro trascina i nerazzurri, Inzaghi vede gli ottavi di Champions League

Due indizi fanno una prova: Lautaro Martinez è tornato e vuole trascinare l'Inter in campionato e in Champions League. Contro l'Emploli un fulmine all'incrocio dei pali, nella notte di Praga un destro sotto la traversa per tracciare il solco verso gli ottavi di finale della Coppa dei Campioni. Il Toro sembra volersi riprendere il tempo perduto: quello delle critiche (legittime) sui gol mancati, le gambe che non giravano, la generale sensazione di appannamento per un giocatore apparso spaesato e lontanissimo dalla straripante condizione dell'anno scorso. Oggi tutto sembra cambiato.

La prestazione di Champions contro lo Sparta Praga è stata solida e senza fronzoli. Il ragazzo di Bahia Blanca ha giocato ogni pallone con una determinazione assoluta spedendo in porta il gol vittoria alla prima occasione buona: arcobaleno di Bastoni sul secondo palo e destro al volo sotto la traversa per indirizzare una gara complicata. La rete al dodicesimo minuto lo ha fatto entrare nella storia dell'Inter, permettendogli di raggiungere Adriano al secondo posto nella lista dei top marcatori nerazzurri della Champions League.

La soddisfazione del classe 1997 è stata evidente anche nel post partita, come dichiarato ai microfoni di Sky Sport: "Il periodo peggiore è finito, ma parliamo solo dei gol perchè le prestazioni cerco di valutarle a 360 gradi. Lavoro per i compagni, per quello di cui hanno bisogno" Una vittoria pesantissima per l'Inter. La partita, ruvida e spigolosa, ha mostrato nuovamente quella tenacia che sembrava smarrita nel recente passato. Tutti hanno messo un mattoncino: Sommer reattivo, De Vrij monumentale, Asllani finalmente protagonista al centro della mediana con coraggio e applicazione. Simone Inzaghi conosceva le insidie del match contro lo Sparta Praga e la vittoria permette ai nerazzurri di avvicinare definitivamente gli ottavi di finale. Ora basta solamente un punto contro il Monaco il prossimo 29 gennaio. Parola al campo in un Giuseppe Meazza rovente.