L'Inter corre, il Napoli ringhia. Inzaghi ammette: "Siamo in difficoltà, giocare ogni 72 ore è difficile"

L'Inter corre, il Napoli ringhia. Inzaghi ammette: "Siamo in difficoltà, giocare ogni 72 ore è difficile"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 08:13I fatti del giorno
di Bruno Cadelli

La lotta scudetto ormai è un discorso a due tra Inter e Napoli. Da Piazza Duomo a Piazza del Plebiscito la strada tricolore è lunga e tortuosa, con insidie diverse da ambo i lati. L'Inter contro l'Udinese ha dominato e sofferto. Arnautovic e Frattesi hanno indirizzato la gara in un primo tempo dominato su ogni fronte. La ripresa invece è stata una corrida e dopo la rete di Solet ci è voluto un Sommer titanico per impedire la rete del pareggio. L'espulsione di Simone Inzaghi, poi, ha acceso un finale di gara già di per sè infernale.  

I nerazzurri vincendo con l'Udinese hanno provato a mettere pressione al Napoli impegnato contro il Milan. La squadra di Antonio Conte però non ha perso la bussola e ha steso i rossoneri 2-1 grazie alle reti di Raspadori e Romelu Lukaku, prima che Luka Jovic riaccendesse momentanemente le speranze rossonere. Il distacco tra le due squadre rimane invariato e ogni giornata di Serie A può essere decisiva per la spallata definitiva.

Nella pancia di San Siro, nel post partita di Inter-Udinese, Inzaghi non ha usato giri di parole: "Siamo un po' in difficoltà in questo momento. Stasera cinque cambi e solo Calhanoglu poteva continuare a giocare. Frattesi ha preso dei colpi e non poteva continuare, ma non c'è preoccupazione. Dimarco e Darmian rientravano, Taremi ha questa pubalgia con cui sta convivendo da mesi". La squadra sembra logora e c'è incertezza in merito al reintro di Dumfries e Lautaro, che quasi sicuramente salteranno il derby di Coppa Italia. Entrambi puntano il match contro il Parma.

L'Inter corre su più fronti e il calendario entusiasmante sembra essere anche il peggior nemico. Senza dimenticare Antonio Conte che nel post partita del Maradona ha esaltato il suo Napoli: "Non eravamo partiti neanche per andare in Champions ma per andare in Europa, ma adesso siamo lì e dopo otto mesi di lavoro sarebbe folle non credere in qualcosa di straordinario. Davanti c'è una corazzata che farebbe un campionato a parte non sono in Italia ma anche in Europa. Per noi sarà importante recuperare tutti, se lo facciamo possiamo dire la nostra".