Inzaghi presenta Bayern Monaco-Inter alla vigilia: "Dovremo essere squadra, sempre"

Inzaghi presenta Bayern Monaco-Inter alla vigilia: "Dovremo essere squadra, sempre"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 01:00I fatti del giorno
di Marta Bonfiglio

Simone Inzaghi ha presentato in conferenza stampa la partita di domani sera Bayern Monaco-Inter, partita che sarà valida per l'andata dei quarti di finale di Champions League. Il tecnico nerazzurro ha dato un aggiornamento sulle condizioni di qualche giocatore: "Bastoni più sì che no, Dimarco più no che sì. Calhanoglu ha preso una botta stamattina, ha dolore ma penso che la possa fare. Lautaro eravamo d'accordo che domenica non giocasse più di 45 minuti, era una lesione per cui eravamo d'accordo che sarebbe rimasto fuori tre settimane e invece ha giocato 16 giorni dopo. Sabato abbiamo potuto fare un solo cambio per scelta, Arnautovic dentro. L'ho chiarito io ora. Poi è un punto che fa male quello di Parma, perché potevamo vincere: c'è grande delusione, ora dobbiamo affrontare al meglio il Bayern".

Arrivate a questa partita dopo il pari di Parma, basta la grande motivazione che porta la Champions?

"Assolutamente, non siamo felici del risultato dell'ultima partita. Purtroppo nel secondo tempo siamo stati rimontati e domani giochiamo contro questa grandissima squadra che insieme al Real Madrid è la grandissima favorita. Cercheremo di fare il massimo, sono due ottime squadre che hanno meritato di essere qui, con tante assenze in questo momento della stagione. Dovremo essere squadra, sempre. Anche io personalmente con l'Inter e con la Lazio... è molto difficile".

Dov'è il confine tra reggere in tutte le competizioni?

"Bisogna cercare di tenerli sempre concentrati. Anche loro sono uomini, ascoltano e sentono. Dopo il pareggio (con il Parma, ndr) si è letto di tutto, avrei potuto dire a Farris di dire che i primi quattro cambi di domenica sono stati forzati, ma non l'ho detto apposta per vedere cosa sarebbe stato scritto. Sono stati quattro cambi dovuti a infortuni, e purtroppo come sempre capita si è parlato troppo e tanto. Ma i ragazzi sono intelligenti e sanno cosa ascoltare".

Poi una declinzione sulla scorsa stagione, quella della seconda stella.

Quando l'Inter ha vinto la seconda stella la società si era espressa chiaramente sulla priorità data al campionato. Ora non l'ha fatto, cosa cambia?

"Non cambia niente. Da quattro anni a questa parte non si è mai pensato a nulla. Avremmo potuto vincere otto titoli, io sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto e quello che stiamo facendo. Per quello che dico che a volte i miei ragazzi dovrebbero essere applauditi di più. Domani mi ritrovo con 16 giocatori e cinque sono a Milano, non se ne parla, si parla solo del Bayern Monaco. Domani affrontiamo un grandissimo scoglio con grande fiducia, poi dovremo essere organizzati e preparati contro una squadra pericolosa".