ESCLUSIVA - Irene Santi si racconta: "Scappai dalla danza, ora sogno di vincere con l'Inter"
Il conto alla rovescia sta per terminare: sabato alle 14:30 inizierà la poule Scudetto per l'Inter Femminile. La prima sfida è prevista contro la Juventus Women, affrontata di recente nel doppio confronto in semifinale di Coppa Italia: le bianconere hanno avuto la meglio imponendosi per 2 a 1 nel match di ritorno a Torino, dopo il pari dell'andata.
La redazione de L'Interista ha contattato in esclusiva Irene Santi, che si è raccontata ai nostri microfoni descrivendoci il suo percorso di crescita oltre che le sensazioni in vista di questa fase finale. Santi è una delle giocatrici che fin da giovanissima ha indossato i colori nerazzurri, percorrendo tutta la trafila del settore giovanile, fino ad arrivare alla promozione in Serie A con la prima squadra ed alle prestigiose sfide attuali, per giocarsi i trofei che contano.
Irene, come ti senti al termine della stagione regolare e della combattuta sfida con la Juventus in Coppa Italia? Come arrivate a questa poule Scudetto?
"E' stata sicuramente una stagione molto intensa e bella. Il livello del campionato si è alzato, sono state tutte bellissime partite. Arriviamo da questa doppia sfida con la Juve nella quale siamo uscite sconfitte, ma abbiamo voglia di rifarci subito. Quella di sabato sarà una grande opportunità per rifarci, arriveremo al meglio alla partita, con tanta voglia".
Quali speranze avete per questa fase finale?
"Abbiamo lavorato tanto fin dall'inizio dell'anno per arrivare alla poule piazzandoci fra le prime 5. Adesso faremo il massimo per realizzare più punti possibile. Troveremo chiaramente le migliori squadre del campionato, ma anche noi siamo pronte e ci stiamo lavorando tanto".
Hai lottato molto, facendo tutta la trafila delle giovanili dell’Inter Milano per arrivare a giocare a questi livelli in Serie A. A cosa ripensi se ti guardi indietro, ne sei orgogliosa?
"Sono arrivata all'Inter a 12 anni, giocando in tutte le squadre del settore giovanile. Ne sono orgogliosa, molto: sono arrivata al massimo cui potevo aspirare con l'Inter, lavorando tanto sia singolarmente che con la squadra. Tante compagne mi hanno accompagnata e aiutata in questi anni e le ringrazio. Sono felice di poter difendere i colori nerazzurri in Serie A".
Hai raccontato di aver iniziato molto presto, già a 5 anni, ad appassionarti al calcio. Chi ti ha ispirato in quegli inizi?
"Confermo l'età di 5 anni: in quegli anni i bimbi scelgono che sport fare. Mia mamma mi portò a provarne anche altri come danza e ginnastica artistica... scappai subito (ride, n.d.r.). Ho iniziato ben presto con il calcio. In famiglia ho un fratello e tanti cugini tutti appassionati a questo sport. Da piccoli si giocava a quello stando insieme e mi divertivo, anche all'asilo".
Una passione iniziata fin da subito, insomma.
"Sì, me l'hanno trasmessa tante persone: da mio papà a mio fratello ed ai cugini appunto. Nessuno mi ha mai fatto pressione per scegliere uno sport rispetto all'altro, sono stati tutti orgogliosi di tutto quello che ho fatto. Soprattutto mia mamma mi accompagnava agli allenamenti che erano lontani da casa: hanno fatto tanti sacrifici, grandi. E' bello ripagarli".
Avevi un idolo da bambina?
"Non ho mai avuto un idolo in particolare, mi piace molto guardare il calcio, guardare tante partite. Ce ne sono tanti ai quali mi piace ispirarmi, cercando di cogliere più cose da diversi giocatori dai quali imparare".
Negli anni in cui inseguivate la promozione in Serie A, hai notato un crescendo di attenzioni e di conseguenza di responsabilità e pressioni per voi, come squadra? Questo vi ha fatte crescere?
"Assolutamente sì, ha fatto tutto parte del nostro percorso di crescita. Ci siamo accorte della crescente attenzione da parte della società. Da quando siamo diventate a tutti gli effetti giocatrici dell'FC Internazionale, abbiamo sentito molto il sostegno dall'alto. Più che di pressioni dunque, ti parlerei di responsabilità. Ma che fanno bene. L'Inter ha una grande storia, un club che merita di stare nelle posizioni più alte".
Sei orgogliosa al vedere come molte delle ragazze che sono partite in quella squadra, oggi si stanno affermando in Serie A e Nazionale?
"Certo, all'Inter hanno iniziato tantissime giocatrici che poi ho ritrovato nella stessa prima squadra nerazzurra. Quando ci sono i raduni della Nazionale è bello ritrovarsi dopo il percorso fatto. E' una cosa bella".
Cosa rappresenta per te la Nazionale italiana?
"Un onore, un sogno. La chiamata in azzurro tutti la sperano, perché rappresenti la tua Nazione. E' sempre un sogno per tutti".
Qual è il tuo sogno, per la carriera?
"Sicuramente sogno di vincere qualcosa con l'Inter, perché è un lavoro che facciamo quotidianamente e si cerca sempre di raggiungere il massimo della soddisfazione. Direi che il sogno principale è sicuramente questo".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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