Inter under pressure: 8 giorni e nulla sarà più lo stesso

E' importante farsi un'idea ben precisa sulla concezione che si ha della stagione dell'Inter oggi, martedì 15 aprile 2025. Perché nel giro dei prossimi 8 giorni, nulla potrebbe essere più lo stesso.
Si parte dalla resa dei conti con il Bayern Monaco: serve un'altra impresa per difendere il 2-1 dell'andata, pur se davanti ai propri tifosi, stavolta. Poi ecco un deja-vù da brividi, con una partita che sa di sfida cruciale per lo Scudetto, al Dall'Ara contro il Bologna che già tolse un campionato ai nerazzurri: per le rivali è forse la speranza più grande di vedere la squadra di Inzaghi lasciare punti per strada, considerando che, calendario alla mano, Roma e Lazio verranno affrontate a San Siro. Infine, mercoledì prossimo, la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan.
Per quanti obiettivi sarà ancora in corsa l'Inter? In 8 giorni si saprà se la risposta sarà 1, 2 o 3. Una settimana d'alta pressione che solo una squadra forte come l'Inter può pensare di sopportare: c'è chi la vede in maniera negativa, questa pressione, a me sembra più un premio che si è guadagnata il diritto di godersi a questo punto della stagione, mentre tante altre squadre godono di una tranquillità, data dagli obiettivi ormai irraggiungibili o non perseguibili, della quale farebbero volentieri a meno.
Resta il fatto che in pochi giorni i giudizi potrebbero essere stravolti e ciò che oggi sembra impossibile pensare, potrebbe finire sulla bocca di tutti, in un senso o nell'altro.
Prendete una frase pronunciata ieri da Luca Toni a Dazn: "Rinnovare Inzaghi a prescindere dai risultati in questa stagione? Inzaghi sta facendo molto bene, ma si gioca troppo in questi mesi. Sta facendo qualcosa di straordinario, però se, toccando ferro per l'Inter, dovesse perdere il campionato, uscire in Coppa Italia e in Champions, come fai tu a rinnovare il contratto ad Inzaghi?".
A primo impatto, lette così, le sue parole potrebbero essere viste come provocatorie, perché oggi si ha appunto la giusta concezione che l'Inter stia facendo qualcosa di unico. Ecco, è bene segnarsi tutto questo, perché francamente non è difficile immaginare che nel malaugurato caso in cui le cose dovessero andare storte - cosa che non sarà simpatico dire, ma è oggettivo che contro squadre come Bayern Monaco e Milan si possa anche perdere - tante opinioni potrebbero cambiare diametralmente nei confronti dell'operato del tecnico.
Che questo sia giusto o sbagliato non spetta a me dirlo: ognuno ha la sua opinione ed è libero di variarla nel caso di una partita andata bene o male. Personalmente credo fin da oggi che l'Inter abbia trovato in Inzaghi la persona giusta per fare ciò che in tanti si propongono, ma in pochi riescono a fare, ovvero continuare a rimanere competitivi, senza basarsi su grandi investimenti di mercato. E questo non cambierebbe dunque nemmeno in caso di esito negativo (a meno di tracolli verticali, chiaramente). Siamo sicuri che con un altro tecnico, anche con maggior appeal, questi stessi giocatori oggi starebbero lottando per tutti i trofei? Ai posteri l'ardua sentenza.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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