Chi minaccia l’Inter

Chi minaccia l’InterTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 25 luglio 2024, 19:30Editoriale
di Lapo De Carlo



Non ricordo un’estate in cui l’Inter fosse più assente di questa dalle prime pagine e dalle indiscrezioni di mercato.  Un buonissimo segno, come abbiamo sottolineato più volte. Oggi che il club è un ibrido, rispetto a ciò che intende diventare, ovvero una squadra con una proprietà solida e riconoscibile (Oaktree è un fondo di lungo passaggio), con un suo stadio e una cultura societaria che si tramandi, senza dipendere solo dalle capacità dei dirigenti ma anche da un modello di riferimento che identifichi la storia e l’ambizione del club.
In questa fase c’è da mantenere lo status quo e i due sistemi restano quelli di agire intelligentemente nel mercato, pensando al futuro e guardando bene come si muovono anche le rivali.

Oggi se guardiamo a come si stanno muovendo nel mercato Juve, Milan, Napoli, Roma e Atalanta, quando mancano 22 giorni all’inizio del Campionato, ci siamo fatti un’idea di chi può minacciare con maggiore efficacia la corsa al 21esimo scudetto.

La squadra che ha iniziato a muoversi di più è la Juventus. Il lavoro di Giuntoli è particolarmente ambizioso: colmare il gap con l’Inter in una sola sessione di mercato.
Se guardiamo al valore dei giocatori presi Di Gregorio è un ottimo portiere ma è stato preso per abbassare il monte stipendi, considerando quanto prendeva Szczęsny. Douglas Luiz è un centrocampista totale, di livello alto, uno di quelli che se ingrana può fare la differenza, K.Thuram ha talento e ha ottime accelerazioni. Piede raffinato ma è relativamente giovane e l’impatto con la serie A è un’incognita. Cabal è una soluzione di qualità dalla panchina, costata un po' troppo probabilmente.
Se la Juve sarà interessante, forte o fortissima dipenderà dai prossimi tre acquisti. I nomi di Koopmeiners, Galeno, Adeyemi e Sancho rappresentano possibilità concrete di essere a grandi altezze già questa stagione.
Il nuovo tecnico ha il volto e le idee di un predestinato. Alo Spezia ma soprattutto al Bologna ha fatto un lavoro formidabile. Per la laurea serve fare bene rispetto ad Allegri alla Juventus, anche perché ha avuto un mercato che all’allenatore italiano non è stato concesso.



Il Milan parte da Morata al posto di Giroud e da Fonseca al posto di Pioli. Ad oggi la squadra non appare migliorata ma nemmeno peggiorata. La vera differenza verrà dal numero di infortuni che hanno minato il rendimento nelle ultime stagioni e dagli eventuali ultimi due acquisti in difesa e centrocampo.

Il Napoli è oggettivamente un autorevole candidato allo scudetto. E’ quasi certamente la rivale più accreditata per l’Inter. Presi Buongiorno dal Torino, Marin dal Real Madrid, poi Spinazzola e Folorunsho. Aggiunti anche Caprile e Zerbin, è rimasto Kvara e Osimhen non è più così scontato che lasci il Napoli. Dovesse accadere è pronto Lukaku al suo posto. In panchina è arrivato il superlativo assoluto per le stagioni da “tutto e subito”: Antonio Conte. Se non bastasse il Napoli avrà almeno 10 partite in meno rispetto a Inter-Juve, Milan e Atalanta. Anche 12 o 14 se le italiane dovessero andare avanti in Champions. Parliamo di quasi un girone in meno da giocare.

L’Atalanta dipende molto dalla cessione o meno di Koopmeiners, dal rilancio di Zaniolo e un’impalcatura che dovrà reggere un numero di partite incredibilmente alto per un gioco tanto dispendioso. Difficile (ma non impossibile) vederla protagonista nella lotta scudetto.

Questa lettura delle rivali, come potete immaginare è dunque suscettibile di incredibili variazioni da qui al prossimo mese ma ha già tante indicazioni che possono servire da guida e partendo dal presupposto che l’appellativo di favorita per l’Inter non è disturbante, considerando che questa volta non le viene “pelosamente” consegnato un subdolo obbligo di vittoria.