Calhanoglu se queda: un gesto raro, ma il flirt toglie il velo di Maya

A Barcellona ricordano con una certa amarezza uno storico se queda. Lo disse Piquè di Neymar, che poi andò via pochi giorni dopo. Il paragone non è pienamente centrato, intanto perché l’esito sarà diverso; e poi perché in quella situazione non fu fu il diretto interessato a esporsi. Hakan Calhanoglu lo ha fatto, e ha chiuso praticamente qualsiasi spiraglio all’ipotesi di una cessione. Tutti tutti? La palla è inevitabilmente nel campo della società, ma su questo ci torniamo.

È un gesto raro, quello di esporsi. In una direzione o nell’altra, perché poi ti inchioda a quello che hai detto e che hai promesso di fare. Tanto più se arriva cosi presto, con un europeo ancora di giocare e un mercato da iniziare. Nel 2024 crediamo poco a bandiere e romanticismi di un calcio che non c’è più, ma proprio per questo è difficile non apprezzarlo.

Da un altro punto di vista, il (supposto) flirt col Bayern e più in generale i ragionamenti che si sono fatti negli ultimi giorni intorno all’Inter tolgono il velo di Maya. O rivelano che quello di Pulcinella è un segreto. Quando la dirigenza parla di un mercato che non vedrà rivoluzioni, lo fa a bocce ferme, ovviamente. Poi tutto può cambiare e tutti possono essere presi in considerazione per una cessione, anche i più difficilmente sostituibili. Tutti hanno un prezzo, anche se alto e anche se malvolentieri. È probabile che l’1 settembre tutti gli assi della squadra di Simone Inzaghi siano ancora a disposizione del tecnico. Ma non è scontato.