Per i tre punti. E non solo
Undici partite, nove vinte e due pareggiate (che ancora girano velocissime ma va bene così, in momenti diversi magari avresti raccolto uno zero tondo tondo alla fine della fiera), qualche disattenzione ma tante, tantissime convinzioni. Intendiamoci, l’Inter non è quella della passata stagione, non per adesso. Ma è impossibile pensare di poter replicare un anno praticamente perfetto, dove la qualunque andava per il verso giusto: perché questo succedeva, gli dèi del pallone erano al tuo fianco e i nerazzurri giocavano un calcio pazzesco, forse il più bello che mi sia capitato di vedere nelle molto primavere trascorse sui gradoni di cemento del Meazza prima, sui seggiolini poi, dove le chiappe non si piallano formando un tutt’uno con il materiale su cui sei, facciamo per dire, accomodato.
Stasera il circo pallonaro continua nel suo folle viaggio, del resto più si gioca più volano soldoni quindi cerchiamo di spremere al massimo i calciatori, chissenefrega se lo spettacolo resta pura illusione perché non raccontatemi, no dai, cha la Champions attuale è un concentrato di spettacolo calcistico. Ci sono belle partite, ma c’erano anche prima, accanto a spettacoli piuttosto deprimenti, c’erano anche prima anche questi. Insomma, tutto è cambiato per cambiare un cicinin, che può anche starci, per carità.
Stasera al Meazza viene a farci visita il Lipsia. Detto così potrebbe sembrare uno di quegli scontri impari, coi tedeschi a punti zero e l’Inter lanciata verso una qualificazione diretta dal sapore dolcissimo. Beh, non è così. I tedeschi hanno spesso messo alle corde gli antagonisti diretti, perdendo partite non dico dominate, non esageriamo ma, di certo, giocate anche meglio dell’avversaria di turno. Sono mancati in fase realizzativa e, questo sì, hanno collezionato qualche distrazione di troppo che li ha portati sul fondo della classifica.
Ci vorrà tanta concentrazione, tanto spessore, tanta voglia di vincere. Giocheranno con tutta probabilità, sia Lautaro che Calha. Giocherà sicuramente de Vrij, rientreranno Pavard e Dimarco. Senza mai dimenticarsi, proprio mai, dell’impegno successivo, non certo fondamentale ma da far tremare i polsi.
Alla prossima.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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