Vernazza: "Juve-Inter, tutta la pressione è su Thiago Motta. I nerazzurri...
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Nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, Sebastiano Vernazza presenta così il weekend della Serie A: "Due giorni, tre partite, uno scudetto. Atalanta-Cagliari e Lazio-Napoli oggi, Juve-Inter domani. Quattro delle prime cinque a confronto: la Lazio quarta ospita il Napoli capolista; la Juve quinta aspetta l’Inter seconda. L’Atalanta terza ha in teoria il compito più agevole, contro il Cagliari, ed è per questo che Gian Piero Gasperini, suo malgrado, in caso di successo sarà richiamato in causa per la corsa scudetto. Mettiamo che l’Atalanta vinca e che Napoli e Inter pareggino. Se andasse così, i gasperiniani salirebbero a meno tre dal primo posto e sarebbe impossibile tenerli fuori dal discorso, per quanto Gasperini si infastidisca e lasci intendere che lo scudetto non è cosa per l’Atalanta.
Forse ha ragione, perché gli infortuni hanno colpito duro, specie in attacco: il nuovo stop di Scamacca e i guai di Lookman e dell’ultimo arrivato Daniel Maldini. Forse Gasperini ha torto, perché bene o male la squadra tiene botta e rimane in alta quota. Non vorremmo che un domani Gasperini scoprisse di aver vinto lo scudetto a sua insaputa (si scherza). Il Napoli a Roma non ha scelta. Viene da due pareggi consecutivi, contro Roma e Udinese, e una terza X renderebbe conclamato il rallentamento. Antonio Conte ha bisogno di una vittoria forte, contro un avversario di spessore come è oggi la Lazio, perché in un percorso da vincitori non possono mancare i tre punti presi controvento, in una situazione difficile qual è oggi quella del Napoli. Conte, come Gasperini, dissocia il Napoli dalla parola scudetto. Dice che la squadra è stata costruita per ritornare in Europa - neppure in Champions, a sentire lui -, ma sono schermaglie verbali, paracadute preventivi. Giunti a questo punto, con il Napoli primo dopo 24 giornate, Conte non può innestare la retromarcia e dire che il ritorno in Europa sarebbe un gran risultato.
A parte che lo sarebbe il ritorno in Champions, su Europa League e Conference ci asteniamo, oggi il Napoli, per meriti suoi e di Conte, è la candidata forte allo scudetto assieme all’Inter, cinquanta per cento di possibilità a testa. E qui sta la grandezza dell’impresa di Conte, aver riportato il Napoli ad altezza Inter nel giro di pochi mesi. Domani sera a Torino, il derby d’Italia, con sbilancio di obiettivi: l’Inter per lo scudetto; la Juve per il quarto posto della qualificazione alla prossima Champions. Undici punti dividono le duellanti, un solco profondo. Nella scorsa stagione, la Juve di Massimiliano Allegri chiuse a meno 23 dai nerazzurri campioni d’Italia, ma quel meno 23 valeva il terzo posto. Questo meno 11 dà diritto al quinto, almeno per ora. Nel gioco dei piazzamenti, al momento vince Allegri. Delle squadre che la precedono in classifica, la Juve ha battuto soltanto la Lazio, per 1-0 su autogol e in ottobre, quando la rivoluzione mottiana sembrava fosse a presa rapida. Nella caccia al quarto posto, la Juve è braccata dalla Fiorentina (in casa contro il Como). Questo per dire che Motta ha urgenza di questi tre punti più di quanta ne abbia Simone Inzaghi. L’allenatore dell’Inter potrà modularsi sul risultato di Lazio-Napoli. Se oggi all’Olimpico uscisse un pari, per Inzaghi lo stesso risultato domani a Torino non sarebbe da buttare. La fetta grossa di scudetto Napoli e Inter se la contenderanno nel primo fine settimana di marzo, con lo scontro diretto al Maradona".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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