"Si è fermata di botto, non sta a me dire perché", Lopetegui e il giallo sul Milan
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In molti ricorderanno che la scorsa estate, prima dell'arrivo di Paulo Fonseca al Milan, il nome più gettonato per la sostituzione di Stefano Pioli sulla panchina rossonera ad un certo punto dell'estate era quello di Julien Lopetegui. Poi la protesta-social di tanti tifosi ed un passo indietro da parte della dirigenza rossonera.
Lo stesso Lopetegui a distanza di qualche mese è tornato a parlarne in una intervista a La Gazzetta dello Sport oggi in edicola.
Prima di Fonseca era lei il candidato alla panchina rossonera, cosa è successo?
"Si fa vivo il Milan e io sono felicissimo. Club storico e attraente, campionato che mi è sempre piaciuto e l’ho sempre seguito affascinato dalla maniera di intendere il fútbol come un gioco collettivo. Arrigo (Sacchi, ndr) ha stimolato fortemente la mia curiosità, mi ha ispirato, l’ho studiato e ho avuto la fortuna di conoscerlo. La trattativa avanza bene, poi si ferma di botto. Non sta a me indicare e commentare le ragioni dello stop".
Il Psv, avversario della Juve, rientra nella stessa categoria.
"Esatto. Però vedo la Juve in crescita: la vittoria con l’Inter è fondamentale e penso che la Juve possa fare parecchia strada in Europa. Dopo tanti anni ha stravolto il suo stile di gioco, serve tempo per assorbire cambi tanto profondi. Non si tratta solo di far passare il tuo messaggio ma anche di conoscere meglio i giocatori e limare dettagli importanti. Il problema è che in club tanto grandi l’esigenza legata ai risultati condiziona lo sviluppo".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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