Tardelli, investitura a Frattesi: "Nei momenti difficili c'è lui. Inter di nuovo determinata"

Tardelli, investitura a Frattesi: "Nei momenti difficili c'è lui. Inter di nuovo determinata"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 09:22Rassegna Stampa
di Daniele Najjar

Fra le colonne de La Stampa oggi in edicola, l'ex Campione del Mondo Marco Tardelli esprime il suo parere sulla situazione dell'Inter, reduce dalla vittoria ad Empoli per 3 a 0: "All’Inter sono bastati pochi giorni per ritrovarsi, forse non con la brillantezza ammirata nella scorsa stagione ma certamente con la stessa determinazione. Era importante vincere a Empoli, non subire gol e cancellare la brutta prestazione con la Juventus. Le assenze di Calhanoglu e Acerbi si sono fatte sentire, ma la rosa è ampia e Frattesi nei momenti difficili riesce sempre a farsi trovare nel posto giusto".

Insomma, davanti a tutti ci sono ancora i nerazzurri: "La squadra di Inzaghi per me resta la favorita per lo scudetto, ma il Napoli potrebbe veramente metterle il bastone fra le ruote. Un gruppo che Conte ha costruito a sua immagine e somiglianza, con un punto di riferimento come Lukaku, devastante quando capisce che la squadra crede in lui, e la fantasia di Kvaratskhelia che pietrifica le difese avversarie. Sanno che possono farcela, il sorriso e la luce negli occhi degli azzurri testimoniano che ci credono. Luce che non si vede negli occhi dei giocatori della Juventus, squadra indecifrabile, ancora una volta in difficoltà contro un Parma che avrebbe meritato di vincere. L’assenza di alcuni titolari non può essere un alibi. Uno dei migliori finora è stato McKennie, il quale inizialmente non faceva parte del progetto. Poca velocità, poca fantasia nella costruzione del gioco, l’unica soluzione è Conceiçao che salta l’uomo con facilità. Non riesco a capire la scelta di Motta di tenere Yildiz in panchina dopo l’exploit contro i nerazzurri. La Juve non può permettersi un altro errore. Stesso discorso per il Milan, che potrebbe essere entrato in un tunnel senza fine. Il caso Leao è stato gestito malissimo dal club, da Fonseca, dallo stesso giocatore e dallo spogliatoio. Forse chiudersi tutti insieme in quella stanza sacra, per coloro che scendono in campo, potrebbe essere una soluzione. Lasciando fuori una società totalmente assente".