Esperimenti e riflessioni, Spalletti studia l'Italia per la Svizzera. Aria di 3-4-2-1, out due interisti?

Dall'inverno dei giorni scorsi ai trenta gradi di ieri. Iserlohn si è trasformata in un inferno dantesco, e non solo per l'altissima tensione nel ritiro di un'Italia che sa di giocarsi tutto contro la Svizzera. Gli azzurri hanno una chance irripetibile, con un ottimo tabellone dopo la qualificazione in extremis col tiro a giro di Zaccagni, e vogliono sfruttarla. Luciano Spalletti studia l'Italia che possa battere una rampante Svizzera, e valuta di schierarsi a specchio. Ieri è stato provato il 3-5-2, ma soprattutto si è rivisto quel 3-4-2-1 che aveva contraddistinto le amichevoli d'avvicinamento.

La titolarità di Chiesa è pressoché certa, con Scamacca centravanti e l'altro slot tutto da decidere: Zaccagni si candida e insidia Frattesi per un assetto più offensivo. Dubbio Jorginho-Fagioli per la regia al fianco di Barella, e dubbi anche sulle corsie esterne: Di Lorenzo intoccabile a destra, a sinistra può giocare Cambiaso se Dimarco (opaco) non recupera. Non ci sarà Darmian, con una difesa inedita per la Nazionale: Mancini e Buongiorno (centrale) con Bastoni riportato sul centrosinistra. Out Calafiori, che salterà gli ottavi per squalifica e spera di rientrare nei quarti contro Inghilterra o Slovacchia.