Inzaghi, l'interrogatorio: "Ricordo la telefonata con Ferdico, gli ho detto questo"

Inzaghi, l'interrogatorio: "Ricordo la telefonata con Ferdico, gli ho detto questo"TUTTOmercatoWEB.com
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di Redazione L'Interista

L'inchiesta 'Doppia Curva' non è svanita nel nulla. Il Fatto Quotidiano, infatti, ha pubblicato nell'edizione odierna una parte dell'interrogatorio di Simone Inzaghi, tecnico nerazzurro, a proposito dei rapporti intrattenuti con gli ultras nerazzurri indagati e sotto misura cautelare. Nello specifico per il comportamento avuto di fronte alle richieste avanzate da Marco Ferdico in una chiamata telefonica tracciata: "Sì, ricordo che dopo la telefonata, a tavola ne ho parlato con qualcuno della dirigenza. Ero speranzoso del fatto che si sarebbe risolta positivamente la questione relativa ai biglietti, poiché avevo bisogno dell'incitamento dei tifosi per vincere la finale a Istanbul. Ho inviato un messaggio a Marco Ferdico dicendogli che il mio l'avevo fatto".

Quali erano i suoi rapporti con Mauro Nepi?

"Sentivo questo Maurone dopo un po’ che ero arrivato all’Inter, era uno dei due ragazzi, di quelli che fanno partire i cori della Curva e possono aiutare la mia squadra a vincere le partite. L’altro ragazzo non lo conoscevo. Inizialmente, io sentivo solo Maurone, sentivo che era una persona al mio fianco che mi dava sicurezza, per me la tifoseria è molto importante, poiché sostiene e dà forza alla squadra. Ci siamo visti sotto casa mia, stavo con il cane e lui stava con un’altra persona un incontro che sarà durato 10 minuti, durante il quale abbiamo parlato dell’andamento della squadra. L’ho incontrato solo una volta. Del mio incontro con Maurone non ho detto nulla alla società perché non ci vedevo nulla di male".

Quando ha conosciuto Ferdico?

"Successivamente, in un periodo posteriore rispetto alla conoscenza di Maurone, non ricordo dove l’ho conosciuto, anche se mi viene in mente Riyad, quando abbiamo vinto la Supercoppa contro il Milan".