Marchetti: "Conte arrabbiato, Okafor non è una prima scelta. Ma a gennaio c'è un rischio"
Durante l'appuntamento con L'Editoriale, sulle frequenze di TMW Radio, il giornalista di Sky Sport Luca Marchetti fa un bilancio della finestra invernale di calciomercato conclusasi ieri a mezzanotte: "É stato un mercato intenso in cui tutte le squadre di Serie A sono state protagoniste. È stato anche un mercato di italiani in cui sono stati coinvolti i talenti del nostro Paese, questo è un buon segnale per il futuro. È stato un mercato che ha creato tante emozioni e alcune delusioni. Resta un mercato molto complicato come tutte le sessioni di gennaio e dove la differenza è stata anche l'esperienza, come le cessioni di Pantaleo Corvino".
Possiamo dire che in casa Milan c’è stata una vera e propria rivoluzione?
"Per rimanere sul Milan è stato un mercato di rivoluzione e di presa di coscienza che le scelte del recente passato non sono state consone. Ci sono due squadre che al vertice hanno messo in discussione quello fatto in estate: Milan e Roma. I giallorossi hanno mandato via 4 giocatori arrivati in estate. È evidente che quel calciomercato è stato bocciato dall’arrivo di Ranieri. Lo stesso discorso si può fare per quello che è successo al Milan. È arrivato un bomber come Gimenez, un talento che tutti si augurano di vedere di nuovo al top come Felix ed esperienza come Walker. Ci sono stati addii come Morata, Calabria e Bennacer che probabilmente sono andati via perché non più centrali al progetto. I rossoneri poi hanno anche voluto Bondo e Sottil. È stato un Milan molto dinamico che ha cercato anche altri calciatori che magari non sono arrivati, come Billing che è andato al Napoli o come Rashford che ha detto no ai rossoneri".
Per la Juventus, invece, è stato un mercato di riparazione?
"Sono acquisti di Giuntoli e su questo non c’è dubbio. La Juventus ha fatto un mercato di emergenze perché andava sistemata la difesa e l’attacco. I bianconeri dovevano completare la rosa che era stata falcidiata dagli infortuni. Non è stato un mercato facile nemmeno per la Juventus che ha cercato continuamente un grande difensore da poter comprare per investire ma non si sono incastrate le cose. Comprare a gennaio è molto complicato perché rischi di pagare almeno il 20% in più il cartellino. La Juventus ci ha provato per la prima parte di gennaio e poi ha deciso, invece, di tamponare le emergenze. Kelly Giuntoli lo conosce molto bene e lo voleva già a Napoli. Kolo Muani, poi, è diventato il colpo più importante forse a livello di valore in Serie A. È un’operazione molto onerosa per questi sei mesi ma la Juventus voleva mettere al sicuro la qualificazione in Champions League".
Kvara è andato via e alla fine è arrivato Okafor, per lei Conte è arrabbiato?
"Sì senza dubbio ma è normale sia così. L’aspettativa di andare a sostituire Kvara c’era fin dal primo momento. Il Napoli ha cercato di andare a prendere un grande giocatore sull’esterno e si è visto da una parte una super valutazione del Manchester United (Garnacho) e dall’altra un no del calciatore (Adeyemi). Dopo si è andati su Saint-Maximin che però non è arrivato anche per problematiche burocratiche. Alla fine è arrivato Okafor che non ci possiamo nascondere non era una prima scelta. Questo però non deve far levare il focus del fatto che il Napoli è lì. In più bisogna sempre pensare che a gennaio il rischio di buttare i soldi è davvero alto. Se è stato o non è stato un errore lo sapremo a fine anno. Sicuramente la delusione ci potrà essere alla fine se non dovesse arrivare il sogno scudetto".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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